Tra poco si tornerà a parlare di Luna. O almeno mi unirò anche io al rumore generale che arriverà per la SuperLuna del 26 maggio. Vi anticipo, infatti, che se tutto va come previsto ci sarà un video sul mio canale YopuTube su una storia di Romano Scarpa a tema lunare. Inoltre, proprio il 26 maggio, sempre su YouTube, con EduINAF daremo il via a una diretta osservativa, ma non solo, della Luna. E ragionando proprio su quello che potrei iniziare (o ricominciare) a scrivere sul nostro satellite, mi è sovvenuto del fantastico Man in the Moon, l'uomo nella Luna, personaggio che compare in Roverandom, un racconto lungo (o romanzo breve) di J.R.R. Tolkien di cui non ho mai scritto nulla se non un accenno nel corso delle recensioni de Le Cronache di Narnia.
Roverandom racconta le peripezie di un cagnolino, Rover, che, dopo aver morso un mago che si rifiutava di restituirgli la palla con cui stava giocando, viene tramutato in un giocattolo e portato in un negozio dal quale inizieranno le sue incredibili e fantastiche avventure, che lo portano, tra i vari luoghi visitati, anche sulla Luna.
Qui Rover conosce l'uomo nella Luna, il più grande di tutti i maghi, che vive in una torre bianca sulla cui cima è posto un telescopio. La cosa ha, in effetti, un certo interesse, visto che Tolkien, con un colpo di genio non banale, associa una figura fantastica e affascinante per i bambini come un mago, con una figura che è altrettanto mitica come l'astronomo, colui che osserva le stelle, così lontane e affascinanti. Torniamo, però, sulla Luna: il mago lunare ha anche un cane, Rover, per cui il Rover protagonista viene chiamato Roverandom (da cui il titolo) e vive il suo periodo migliore nel corso di tutto il libro. Qui gioca con il cane lunare, Rover, ed esplora anche il lato oscuro (che più precisamente è il lato nascosto, perché non lo vediamo mai, ma questo non vuol dire che non riceva la luce) della Luna, dove tutto è al contrario!
Alla fine il cagnolino torna sulla Terra non appena Artaxerxes, il mago che aveva morso all'inizio del libro, non lascia il nostro pianeta. E tutto finisce nel modo migliore possibile, proprio come nelle migliori fiabe!
P.S.: in realtà ho scritto tutto questo perché volevo utilizzare la mia Luna addormentata!
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