Grazie al cinema all'aperto di
Arianteo, con mia sorella abbiamo potuto recuperare la visione di
Queer, film del 2024 di
Luca Guadagnino tratto dall'omonimo romanzo di
William Burroughs. I due protagonisti, William Lee e Eugene Allerton, vengono interpretati da
Daniel Craig e
Drew Starkey in maniera magistrale, ma prima di affrontare il film, permettetemi di scrivere due parole sul romanzo.
Il libro
Il romanzo, piuttosto breve e snello, venne scritto da Burroughs tra il 1951 e il 1953, per poi venire pubblicato solo nel 1985. Racconta la storia di William Lee, omosessuale statunitense autoesiliatosi in Messico, che in parte è anche un
alter ego di Burroughs stesso. D'altra parte
Oliver Harris, curatore dell'edizione del 2010 del romanzo, suggerisce che la storia sia parzialmente ricalcata su una relazione che lo scrittore ebbe con tale
Lewis Marker. D'altra parte Burroughs conosceva il mondo omosessuale grazie alla frequentazione di locali ad Harmel e Greenwich sotto la guida dell'amico
Richard Stern.
Per contro, però, il romanzo può anche essere visto come un modo per esorcizzare l'uccisione accidentale di
Joan Vollmer, avvenuta il 6 settembre del 1951. In quell'occasione i due coniugi, sicuramente ubriachi, provarono a ripetere l'impresa di Guglielmo Tell, ovviamente con esiti nefasti.
Si può solo supporre, quindi, che tutta la vicenda narrata in
Queer sia stata proprio la reazione a tale evento, incluso il viaggio in sudamerica alla ricerca dello
yagé, sostanza allucinogena ricavata da una pianta che si diceva avesse la capacità di attivare i poteri telepatici del cervello.