E venne il momento di discorrere dei numeri reali. In questo 11.mo volume della collana curata da Maurizio Codogno a raccontarci qualcosa dell'insieme dei numeri reali ci pensa Salvatore Fragapane, che ha indubbiamente un compito non facile visto che molti concetti su questo insieme sono stati raccontati in volumi precedenti (vedi quello sull'infinito, per esempio).
Non è, quindi, un caso se la prima parte del libro è dedicata soprattutto ai sottoinsiemi dei reali, che poi in qualche modo spuntano per sottrazione dalla retta dei reali (non è proprio così, ma direi che rende l'idea). Il testo, però, che coglie l'occasione per approfondire le serie numeriche, presenta elementi interessanti nell'ultimo capitolo in cui vengono proposti esempi di applicazioni di numeri reali, che si aggiungono a quelli sporadici presenti negli altri capitoli.
Per le biografie, invece, Sara Zucchini, in quello che è stato l'esercizio di sintesi più impegnativo della serie, racconta la vita e le opere della più nota e prolifica schiatta matematica di tutti i tempi: i Brenoulli.
I problemi di Maurizio, infine, si dedicano marginalmente a questioni probabilistiche e di teoria dei giochi con una abbastanza informale legge dei piccoli numeri.
Un altro interessante mix di spunti tuttosommato gradevole, che però sembra un po' fuori luogo, visto che il testo principale oscilla tra un formalismo che poteva essere riassunto facendo riferimento a volumi precedenti e una parte applicativa che alla fine appare un po' striminzita.
martedì 30 aprile 2024
lunedì 29 aprile 2024
Il canto di Calliope
La versione originale, o quanto meno una sua traduzone fedele, di poemi epici come l'Iliade o l'Odissea, attribuiti a Omero, di solito non la legge mai nessuno. Tra scuola e altri media veniamo introdotti in questa ricca e fantastica materia tramite delle riduzioni, cinematografiche, a fumetti, letterarie. In quest'ultimo caso una di quelle che mi ha colpito più di tutte è stata Omero, Iliade di Alessandro Baricco, che venne a presentare anche all'Università della Calabria. In quell'occasione lo scrittore anticipò qualcosa che avrei apprezzato solo dopo la lettura della sua trasposizione: aveva fatto la scelta ben precisa di togliere dal racconto gli dei come presenze reali. Erano presenti nelle preghiere dei protagonisti, ma non più partecipi delle vicende degli esseri umani.
Una scelta del genere era stata fatta qualche anno prima da Eric Shanower che nel 1998 iniziò a pubblicare Age of Bronze, fumetto ancora non concluso in cui l'autore prova a raccontare in termini realistici le vicende intorno alla guerra di Troia.
E in qualche modo anche Il canto di Calliope di Natalie Haynes, nonostante l'autrice non abbia cancellato la voce degli dei, che quindi tornano a essere protagonisti della storia, cerca di raccontare in modo realistico la storia, ma adottando un punto di vista completamente nuovo, quello delle donne. La storia, in questo modo, non perde assolutamente nulla e anzi guadagna in sensibilità e partecipazione. I personaggi femminili risultano vividi e realistici, e di riflesso anche quelli maschili. Ed è anche abbastanza curioso come la caratterizzazione scelta per molti di questi personaggi dalla Haynes combaci molto bene con quella più realistica di Shanower.
Tra i personaggi divini, poi, mi ha colpito in particolare Calliope, che mi ha ricordato la Calliope di Neil Gaiman in Sandman, anche se l'autrice non ha indicato alcun riferimento specifico a questa opera.
Una scelta del genere era stata fatta qualche anno prima da Eric Shanower che nel 1998 iniziò a pubblicare Age of Bronze, fumetto ancora non concluso in cui l'autore prova a raccontare in termini realistici le vicende intorno alla guerra di Troia.
E in qualche modo anche Il canto di Calliope di Natalie Haynes, nonostante l'autrice non abbia cancellato la voce degli dei, che quindi tornano a essere protagonisti della storia, cerca di raccontare in modo realistico la storia, ma adottando un punto di vista completamente nuovo, quello delle donne. La storia, in questo modo, non perde assolutamente nulla e anzi guadagna in sensibilità e partecipazione. I personaggi femminili risultano vividi e realistici, e di riflesso anche quelli maschili. Ed è anche abbastanza curioso come la caratterizzazione scelta per molti di questi personaggi dalla Haynes combaci molto bene con quella più realistica di Shanower.
Tra i personaggi divini, poi, mi ha colpito in particolare Calliope, che mi ha ricordato la Calliope di Neil Gaiman in Sandman, anche se l'autrice non ha indicato alcun riferimento specifico a questa opera.
domenica 28 aprile 2024
Topolino #3570: Da Napoli all'Antartide
E finalmente finisce Il mondo di ghiaccio, la saga magica di Bruno Enna disegnata da Giuseppe Facciotto che alla fine catapulta Amelia in un mondo a metà tra Witch e Monster Allergy di cui, almeno personalmente, avrei fatto tranquillamente a meno. Ciliegine sulla torta sono il coinvolgimenti di Archimede che senza Roberta, la strega tecnologica ideata da Rodolfo Cimino, non sarebbe riuscito a salvare il mondo (e quindi capite quanto la cosa mi vada giù...) e il tipico cliché sulle streghe disoneste, maliziose, bugiarde e vendicative in una storia in cui sembrano altro (un gruppo di esperte di magia piuttosto burocratizzate). E poi dobbiamo sentirci dire che PK non è adatto a Topolino.
Ultima nota: il piano malvagio dietro il congelamento del nucleo della Terra ricorda e non poco quello di Alexander Isaacs nella saga cinematografica di Resident Evil, con però una forza politica di molto inferiore.
Le note positive della storia, però, sono i disegni e l'ottima scrittura di Enna, che comunque generalmente riesce molto bene a caratterizzare i protagonisti.
Ultima nota: il piano malvagio dietro il congelamento del nucleo della Terra ricorda e non poco quello di Alexander Isaacs nella saga cinematografica di Resident Evil, con però una forza politica di molto inferiore.
Le note positive della storia, però, sono i disegni e l'ottima scrittura di Enna, che comunque generalmente riesce molto bene a caratterizzare i protagonisti.
sabato 27 aprile 2024
Milano Design Week: Un palazzo in demolizione
E finalmenbte con questo video chiuso la serie dedicata alla Design Week 2024 che ha riempito il mio canale YT e ha sconvolto anche la programmazione dei post qui su DropSea. Ho voluto chiudere la serie con un breve video sul palazzo di largo Treves 1 a Brera che è in corso di demolizione. Ed è una demolizione piuttosto interessante: visto che si trova incastrato tra altri palazzi, non può certo essere fatto crollare così di botto (d'altra parte si trova in un quartiere in e una parte di me si chiede come sarebbe stata condotta la demolizione in un quartiere più popolare), ma di fatto "smontandolo" dall'alto verso il basso. Mi spiace non aver pensato a questo video qualche settimana prima, ma solo nell'istante in cui mi sono trovato di fronte al palazzo per filmarlo: sarebbe stato infatti molto interessante mostrare una delle fasi precedenti della demolizione. Ad ogni modo eccovi il breve video:
Paperinik #88: Mecha
Così come li aveva fatti spuntare in Wizards of Mickey, Stefano Ambrosio non poteva esimersi dal portare i mecha anche in Diary of a wacky knight, la saga del Paperinik fantasy disegnata da Lorenzo Pastrovicchio. Il flagello degli elfi, diciottesimo episodio della serie, oltre all'ingresso dei macha nella storia (uno solo, a dire il vero!), propone al lettore un paio di spunti anche interessanti, ma che vengono raccontati da Ambrosio in maniera eccessivamente sbrigativa e superficiale: un vero peccato considerando l'alternanza di ambientazioni che si è susseguita nel corso delle pagine. La qualità della storia, poi, ha inciso anche sulla caratterizzazione in particolare di Pico, che fa la figura dell'idiota ingenuotto.
Tra le ristampe, invcece, trovamo una nuova storia di Lucio Leoni, questa volta realizzata in collaborazione con Emanuela Negrin. I superpoteri problematici è una storia deliziosa e divertente ricca di gag che ruotano intorno al supereroismo in questo caso prendendo di mira i superpoteri, mescolando il tutto con un qual certo gusto barksiano.
Tra le ristampe, invcece, trovamo una nuova storia di Lucio Leoni, questa volta realizzata in collaborazione con Emanuela Negrin. I superpoteri problematici è una storia deliziosa e divertente ricca di gag che ruotano intorno al supereroismo in questo caso prendendo di mira i superpoteri, mescolando il tutto con un qual certo gusto barksiano.
venerdì 26 aprile 2024
Milano Design Week: In giro per la città
In quello che è il penultimo video della serie dedicata alla Design Week del 2024 ho raccolto alcune delle installazioni in cui sono incappato in giro per la città nei giorni della scorsa settimana. Una delle installazioni più interessanti di questa serie si trova alla fine del video, una specie di orto aromatico da città con tutta una serie di erbe tipo basilico, rosmarino, prezzemolo messe una accanto all'altra a Cordusio, a due passi dal Duomo. Dal punto di vista artistico, invece, una delle mie preferite è quella dell'uovo di drago, mentre dal punto di vista del puro divertimento invece vi suggerisco quella presso lo Swiss Palace. Detto questo breve riassunto, eccovi il penultimo video della serie:
giovedì 25 aprile 2024
Collezione Disney #15: Gli album di figurine
Se mi chiedeste come mai ho impiegato così tanto tempo dopo l'uscita della puntata dedicata a Walt Disney per pubblicare il quindicesimo episodio di Collezione Disney non saprei cosa rispondervi. E' successo e basta. La stranezza è che il video che state per vedere non solo è breve, ma anche di montaggio veloce a differenza di quello che saranno i prossimi due video. La sedicesima puntata, infatti, sarà dedicata alla testata Disney Anni d'oro diventata poi I migliori anni Disney. Spero di non farvi aspettare così tanto per quell'episodio. Per intanto eccovi il video dedicato agli album di figurine allegati a Topolino:
mercoledì 24 aprile 2024
Milano Design Week: Sun Rice
Speravo di proporvi il nuovo video dedicato alla Milano Design Week un po' prima, ma visto che oggi in pausa pranzo sono riuscito ad andare all'Orto Botanico di Brera e quindi sono riuscito a vedere l'installazione proposta quest'anno, tra l'altro senza la fila tipica della Design Week, ho messo in piedi il più velocemente possibile un video ad hoc, che poi è quello che vedete qui sotto:
WikiRitratti: Claudine Picardet
Chimica, mineralogista, metereologa e traduttrice scientifica, Claudine Picardet nacque a Digione il 7 agosto del 1735, figlia maggiore del notaio François Poulet de Champlevey, per poi sposare nel 1755 l'avvocato Claude Picardet. In effetti fu proprio il matrimonio con quest'ultimo che le aprì le porte della scienza: il marito, infatti, fu membro prima della Table de marbre e in seguito dell'Académie royale des sciences, arts, et belles-lettres di Digione.
E' nota soprattutto per le molte traduzioni di lavori scientifici dallo svedese, inglese, tedesco e italiano al francese. In particolare era particolarmente nota e apprezzata la sua traduzione dei lavori del chimico Carl Wilhelm Scheele come ben ricordato in questo passo tratto da Travels in France During the Years 1787, 1788, 1789 di Arthur Young:
E' nota soprattutto per le molte traduzioni di lavori scientifici dallo svedese, inglese, tedesco e italiano al francese. In particolare era particolarmente nota e apprezzata la sua traduzione dei lavori del chimico Carl Wilhelm Scheele come ben ricordato in questo passo tratto da Travels in France During the Years 1787, 1788, 1789 di Arthur Young:
Madame Picardet è tanto gradevole nella conversazione quanto istruita; una donna molto gradevole e spontanea; ha tradotto Scheele dal tedesco e in parte Mr. Kriwan dall'inglese; un tesoro per Mounsier de Morveau, poiché è capace e disposta a conversare con lui di argomenti di chimica e di qualunque altro che tenda a istruirlo o compiacerlo.
martedì 23 aprile 2024
Milano Design Week 2024: Opposites United
E' un periodo in cui vi sto proponendo un po' più di contenuti del solito, ma dovendo gestire i soliti articoli con i video realizzati tra le vie di Milano in occasione della Design Week, l'opzione di proporvi doppi post per un breve periodo in modo da concludere il più velocemente possibile la loro pubblicazione è risultata l'opzione più semplice da adottare. Poi succede anche che il Torneo dei candidati 2024 non va agli spareggi e così il video che vi presento oggi, ideale completamento di quello sugli xilofoni, esce oggi invece di ieri proprio per spezzare con la serie (infatti avevo intenzione di abbinare anche un video all'articolo scacchistico, cosa cui ho rinunciato).
Due parole sul video, che è un montaggio di vari spezzoni relativi alla passeggiata attraverso Opposites United, l'installazione della Kia per la Design Week che spero sia sufficiente per farsi un'idea dell'esperienza vissuta:
Due parole sul video, che è un montaggio di vari spezzoni relativi alla passeggiata attraverso Opposites United, l'installazione della Kia per la Design Week che spero sia sufficiente per farsi un'idea dell'esperienza vissuta:
Topolino #3569: Un mondo di acqua, ghiaccio e nebbia
Ritornano le avventure marine di Malcolm De' Paperoni, l'avo corsaro di corsaro di Paperone sviluppato sulle pagine di Topolino da Vito Stabile nella serie Il corsaro che con Le parole giuste, storia in due tempi sempre disegnata da Mario Ferracina, affronta il tema del rapporto di lontanaza con i genitori, che come abbiamo visto nel primo episodio della serie non sembravano capire né apprezzare il desiderio di esplorare il mondo espresso da loro figlio.
L'episodio nello specifico, però, propone anche altri spunti interessanti, iniziando dalle differenze, già sottolineate nel mio precedente articolo, tra corsari e pirati, e qui sottolineati grazie alla presenza di un pirata, tale Billy Blackwing, flagello degli oceani e della flotta inglese. In effetti è proprio il confronto con quest'ultimo e con la sua storia che fa comprendere a Malcolm l'errore che commetterebbe nel non mantenere i rapporti con i suoi genitori. E, in qualche modo, anche il confronto con Elaine, la cartografa della Falcon Rover, arricchisce, seppur non in maniera così diretta, il personaggio di Malcolm: anche la giovane corsara, infatti, è lontata dai suoi genitori, che invece sono degli esploratori dispersi chissà dove. Sarà poi interessante vedere come si evolverà il rapporto tra i due, con Stabile che sembra suggerire che Elaine possa diventare la futura moglie di Malcolm.
L'episodio nello specifico, però, propone anche altri spunti interessanti, iniziando dalle differenze, già sottolineate nel mio precedente articolo, tra corsari e pirati, e qui sottolineati grazie alla presenza di un pirata, tale Billy Blackwing, flagello degli oceani e della flotta inglese. In effetti è proprio il confronto con quest'ultimo e con la sua storia che fa comprendere a Malcolm l'errore che commetterebbe nel non mantenere i rapporti con i suoi genitori. E, in qualche modo, anche il confronto con Elaine, la cartografa della Falcon Rover, arricchisce, seppur non in maniera così diretta, il personaggio di Malcolm: anche la giovane corsara, infatti, è lontata dai suoi genitori, che invece sono degli esploratori dispersi chissà dove. Sarà poi interessante vedere come si evolverà il rapporto tra i due, con Stabile che sembra suggerire che Elaine possa diventare la futura moglie di Malcolm.
lunedì 22 aprile 2024
La lunga notte dei candidati
Era da diverso tempo che non scrivevo di scacchi giocati, però i tornei ho più o meno continuato a seguirli e, ovviamente, non potevo rinunciare al torneo dei candidati 2024 che ha deciso il prossimo sfidante di Ding Liren, l'attuale campione del mondo di scacchi. E a vincere la sfida, molto appassionante, è stato il giovane indiano Dommaraju Gukesh, meglio noto con il solo Gukesh. Non ancora 18enne (li compirà il 29 maggio di quest'anno), ha anche battuto abbondantemente il record di più giovane vincitore del torneo dei candidati detenuto precedentemente da Garri Kasparov, che lo vinse nel 1984 a soli 21 anni, per poi vincere il titolo l'anno dopo contro il campione uscente Anatolij Karpov.
Torniamo, però, a quanto avvenuto quest'anno a Toronto: il tornei dei candidati 2024 può essere riassunto con la seguente citazione di Voltaire da La Henriade (via wikiquote):
Torniamo, però, a quanto avvenuto quest'anno a Toronto: il tornei dei candidati 2024 può essere riassunto con la seguente citazione di Voltaire da La Henriade (via wikiquote):
C'è chi in seconda fila brilla e in prima s'eclissa.
Matematica, lezione 10: L'infinito
Il volume dedicato all'infinito, seguito ideale del quarto volume, è stata una piccola sorpresa, non tanto per l'ottimo sviluppo del tema, quanto per l'autore. Per via di Verso l'infinito, ma con calma, mi ero convinto che questo decimo volume sarebbe stato scritto sempre da Roberto Zanasi, e invece alla fine è stato lo stesso Maurizio Codogno a trattare l'argomento.
Il curatore della collana, alla fine, è riuscito a trovare il giusto equilibrio tra il formalismo di definizioni e teoremi e un approccio un po' più divulgativo, e quindi discorsivo, che alla fine, pur se non nella stessa maniera dettagliata di David Foster Wallace in Di tutto, di più, stringi stringi è risultato molto più efficace nel far passare al lettore la sfida insita nell'affrontare l'infinito. Inoltre l'approccio, per quanto non completista da un punto di vista formale, lo è stato da un punto di vista storico.
Il curatore della collana, alla fine, è riuscito a trovare il giusto equilibrio tra il formalismo di definizioni e teoremi e un approccio un po' più divulgativo, e quindi discorsivo, che alla fine, pur se non nella stessa maniera dettagliata di David Foster Wallace in Di tutto, di più, stringi stringi è risultato molto più efficace nel far passare al lettore la sfida insita nell'affrontare l'infinito. Inoltre l'approccio, per quanto non completista da un punto di vista formale, lo è stato da un punto di vista storico.
domenica 21 aprile 2024
Grandi Classici #100: Una storia popolare
Avavo dedicato un articolo a una delle poche testate interessanti disneyane rimaste all'epoca in edicola, i Grandi Classici, scrivendo una piccola storia della testata, nata nel 1980 e poi rivoluzionata da Luca Boschi nel 2004 un numero alla volta fino più o meno alla formula attuale, con un'intera sezione di Storie superstar. Come scrivevo in quell'articolo, infatti, riprendendo l'idea dei Paperino mese tematici impostati proprio da Boschi, quest'ultimo proponeva un gruppo di storie legate da un filo rosso comune, che spesso strabordava anche in una o due storie all'interno del sommario del numero, ma non così apparentemente super.
sabato 20 aprile 2024
Milano Design Week 2024: La città miniera
Non so da dove si sono tirati fuori il titolo, in ogni caso a via Solferino, presso l'Accademy del Corriere della Sera, si trova una struttura particolare, costruita con delle cassette della frutta (o con qualcosa che gli assomiglia, visto che non sembrano riciclate) che ha l'idea di strizzare l'occhio a una progettazione ambientalmente sostenibile della città futura, definita, appunto, Città miniera.
venerdì 19 aprile 2024
I Want the Moon all'Osservatorio Astronomico di Brera
Quest'anno anche l'Osservatorio Astronomico di Brera ha partecipato con una splendida installazione alla Design Week. L'installazione proposta, I Want the Moon, è stata realizzata dall'artista Luca Ballestra, un pittore/scultore specializzato nella Luna. In particolare con I Want the Moon ha voluto portare la Luna sulla Terra, per riprendere le parole che ascolterete nel video qui sotto.
Oltre alla Luna di Luca Ballestra, però, sono presenti anche le illustrazioni di Alice Sironi, tre a tema cosmico, una dedicata esplicitamente a Marte, un'altra a Giovanni Schiaparelli e una terza dedicata all'Osservatorio stesso: ve le ho raccontate nell'ordine in cui le troverete nel video, che è l'ordine inverso rispetto a quello in cui le troverete entrando in Osservatorio. Perché potrete andare a vedere il tutto in questo fine settimana, quindi quello che vedrete spero che vi possa incuriosire!
Oltre alla Luna di Luca Ballestra, però, sono presenti anche le illustrazioni di Alice Sironi, tre a tema cosmico, una dedicata esplicitamente a Marte, un'altra a Giovanni Schiaparelli e una terza dedicata all'Osservatorio stesso: ve le ho raccontate nell'ordine in cui le troverete nel video, che è l'ordine inverso rispetto a quello in cui le troverete entrando in Osservatorio. Perché potrete andare a vedere il tutto in questo fine settimana, quindi quello che vedrete spero che vi possa incuriosire!
giovedì 18 aprile 2024
Gli xilofoni della Scala alla Design Week 2024
In questi giorni di Fuorisalone sto facendo un po' di giretti insieme con Laura e Gaia, il nuovo acquisto dell'Osservatorio. E oggi pomeriggio siamo andati all'installazione Opposites United: Intersections Beyond Boundaries, un tripudio di luci che creano forme geometriche e frattali, come per esempio quella che ho messo in apertura del post. In una delle sale messe in piedi, però, ecco la sorpresa di una specie di jam session portata avanti da alcuni musicisti della Scala a martellare allegramente alcuni xilofoni, mentre le luci della sala si accendevano di colori in accordo con le note prodotte dagli artisti. E qui sotto vedete una parte della session cui ho avuto il piacere di assistere:
martedì 16 aprile 2024
Matematica, lezione 9: La statistica
Pensavo che avrei trovato una connessione più forte tra il nono volume della collana de La Gazzetta dello Sport e il precedente, e invece La statistica di Alessandro Viani presenta una continuità minima se non addirittura nulla con quanto scritto da Davide Palmigiani.
Il principale argomento del libro, però, è quello di introdurre il lettore alla statistica descrittiva, una disciplina in continua evoluzione, e che continuerà a fornire importanti contributi alla comprensione del mondo. Contributi che, pur se raccontati forse con un eccessivo formalismo, soprattutto se confrontato con l'ottavo volume, permettono di comprendere la vastità di applicazioni della disciplina nel mondo moderno. In effetti il lettore attento riesce anche a comprendere i pericoli di un cattivo uso o di un esame parziale e superficiale dei risultati. Quando infatti spesso si sente qualcuno asserire che i numeri non mentono ha sicuramente ragione, ma al tempo stesso i numeri non raccontano nemmeno la verità, perché questa risiede nelle capacità dell'uomo di interpretarli.
Il principale argomento del libro, però, è quello di introdurre il lettore alla statistica descrittiva, una disciplina in continua evoluzione, e che continuerà a fornire importanti contributi alla comprensione del mondo. Contributi che, pur se raccontati forse con un eccessivo formalismo, soprattutto se confrontato con l'ottavo volume, permettono di comprendere la vastità di applicazioni della disciplina nel mondo moderno. In effetti il lettore attento riesce anche a comprendere i pericoli di un cattivo uso o di un esame parziale e superficiale dei risultati. Quando infatti spesso si sente qualcuno asserire che i numeri non mentono ha sicuramente ragione, ma al tempo stesso i numeri non raccontano nemmeno la verità, perché questa risiede nelle capacità dell'uomo di interpretarli.
domenica 14 aprile 2024
Topolino #3568: Il ritorno di Pietro
Magari qualcuno non sarà d'accordo, ma L'albero della verità, storia in due parti di Francesco Artibani e Lorenzo Pastrovicchio, è la storia migliore de #3568. E questo non solo perché sancisce il ritorno del miglior Pietro Gambadilegno di sempre al crimine, tra l'altro con un piano complesso e di grande respiro che ricorda le migliori storie di Floyd Gottfredson o del più recente Casty, o per il ritorno in grande stile di Plottigat, ma soprattutto per il genere della storia, una bella variazione del thriller d'inchiesta o investigativo alla Missione Pellican, con in aggiunta l'insolita e momentanea collaborazione tra Topolino e Miklos, il famigerato Topo Grigio.
Ovviamente non sono trascurabili nella valutazione generale della storia le citazioni pikappiche o le riflessioni di Topolino nella quart'ultima pagina del secondo tempo che, unite al titolo della storia, forniscono un utile spunto sulla nostra società su cui il lettore può interrogarsi. In questo senso Artibani non è nuovo a inserire messaggi che in altre opere verrebbero considerati di "critica sociale" nelle sue storie (e in alcuni casi sono stati anche decisamente espliciti) ed è per questo che considero L'albero della verità e più in generale l'intera operazione del ritorno del Gambadilegno a noi noto la storia migliore di Artibani negli ultimi anni (e forse potrebbe esserlo anche di tutto questo 2024).
Ovviamente non sono trascurabili nella valutazione generale della storia le citazioni pikappiche o le riflessioni di Topolino nella quart'ultima pagina del secondo tempo che, unite al titolo della storia, forniscono un utile spunto sulla nostra società su cui il lettore può interrogarsi. In questo senso Artibani non è nuovo a inserire messaggi che in altre opere verrebbero considerati di "critica sociale" nelle sue storie (e in alcuni casi sono stati anche decisamente espliciti) ed è per questo che considero L'albero della verità e più in generale l'intera operazione del ritorno del Gambadilegno a noi noto la storia migliore di Artibani negli ultimi anni (e forse potrebbe esserlo anche di tutto questo 2024).
sabato 13 aprile 2024
Paperino #526: L'importanza della famiglia
Grazie alle medaglie di Fabio Celoni (si, lo so, sono in ritardo con la pubblicazione degli unboxing), sto riporendendo l'acquisto regolare di Paperino, che in questo periodo presenta un sommario interessante.
Oltre alla serie inedita celebrativa per i 90 anni del personaggio (e tra 5 anni il suo corto d'esordio diventerà di pubblico dominio), e alla Storia special, anche la selezione di ristampe è interessante, con storie scelte mediamente più datate rispetto a quelle proposte ultimamente su Zio Paperone. Il fatto poi che molti numeri di Paperino non li ho acquistati per diverso tempo (vedi il video di Collezione Disney dedicato alla testata) sta anche giocando un ruolo nel gradimento del sommario. Forse unico difetto della testata è la foliazione eccessiva, anche se probabilmente è ciò che permette a Paperino di restare in edicola in rapporto al suo prezzo.
Veniamo però alla storia d'apertura: Il prezzo della fama di Alberto Savini per i disegni di Vitale Mangiatordi, secondo episodio di That's your life, Donald!
Oltre alla serie inedita celebrativa per i 90 anni del personaggio (e tra 5 anni il suo corto d'esordio diventerà di pubblico dominio), e alla Storia special, anche la selezione di ristampe è interessante, con storie scelte mediamente più datate rispetto a quelle proposte ultimamente su Zio Paperone. Il fatto poi che molti numeri di Paperino non li ho acquistati per diverso tempo (vedi il video di Collezione Disney dedicato alla testata) sta anche giocando un ruolo nel gradimento del sommario. Forse unico difetto della testata è la foliazione eccessiva, anche se probabilmente è ciò che permette a Paperino di restare in edicola in rapporto al suo prezzo.
Veniamo però alla storia d'apertura: Il prezzo della fama di Alberto Savini per i disegni di Vitale Mangiatordi, secondo episodio di That's your life, Donald!
venerdì 12 aprile 2024
Rompicapi di Alice: Una festa di compleanno
Un altro spunto interessante presente nel volume La probabilità di Davide Palmigiani è il famoso paradosso del compleanno, che potremmo considerare come una limitazione stringente al numero di invitati a una festa di non-compleanno, giusto per non far infuriare il Cappellaio che non sopporterebbe la presenza di una persona che fa il compleanno nel giorno di una festa di non-compleanno. Figuriamoci più di una!
giovedì 11 aprile 2024
Vite di scienza #9: Mary Jackson e Dorothy Vaughan
Dopo la puntata dedicata a Katherine Johnson, completo il trittico delle protagoniste di Hidden Figures con Mary Jackson e Dorothy Vaughan. Non nascondo che il ritardo nell'uscita di questo nono episodio è dovuto essenzialmente all'idea, non portata a compimento, di realizzare una puntata speciale dedicata al \(\pi\), cosa che alla fine, come avrete constatato, non è avvenuta.
Ovviamente non ho nemmeno deciso di trasferire il podcast su altra piattaforma, lasciando quindi il solo YouTube, che quindi vado immediatamente a proporvi. Spero vi piaccia!
Ovviamente non ho nemmeno deciso di trasferire il podcast su altra piattaforma, lasciando quindi il solo YouTube, che quindi vado immediatamente a proporvi. Spero vi piaccia!
mercoledì 10 aprile 2024
Premio Turing 2023: Avi Wigderson e la casualità
Poiché non sto mai fermo un attimo e devo sempre sperimentare qualcosa di nuovo, da un po' di tempo a questa parte ho messo in piedi una specie di blocchetto degli appunti pubblico che uso per post rapidi, spesso come "ristampa" di post che dissemino per il fediverso. E originariamente anche questo sarebbe stato destinato ai pensierini, ma quando poi ho letto la motivazione del premio mi sono detto che sarebbe valsa la pena scriverne qui su DropSea (e no, non mi sono dimenticato di Peter Higgs: ho scritto ieri un breve post sull'Isola di Ula-Ula e non mi pare il caso, per ora, di scrivere altro).
Tutto inizia con il Premio Turing assegnato ogni anno dalla Association for Computing Machinery nel campo dell'informatica e intitolato ad Alan Turing (da non confondere con il Premio Loebner, ispirato quest'ultimo al test di Turing). In effetti il premio dell'anno \(n\) viene assegnato nell'anno \(n+1\), così in questo 2024 è stato assegnato il premio 2023, per la precisione ad Avi Wigderson (che aveva già vinto il Premio Abel nel 2021):
Tutto inizia con il Premio Turing assegnato ogni anno dalla Association for Computing Machinery nel campo dell'informatica e intitolato ad Alan Turing (da non confondere con il Premio Loebner, ispirato quest'ultimo al test di Turing). In effetti il premio dell'anno \(n\) viene assegnato nell'anno \(n+1\), così in questo 2024 è stato assegnato il premio 2023, per la precisione ad Avi Wigderson (che aveva già vinto il Premio Abel nel 2021):
Per la ridefinizione del ruolo della casualità nella computazione e il suo decennale ruolo di leadership intellettuale nell'informatica teorica.Inoltre nel comunicato ufficiale troviamo questo passaggio:
Fondamentalmente, i computer sono sistemi deterministici; l'insieme delle istruzioni di un algoritmo appliocate a ogni dato input determina univocamente il calcolo e, in particolare, l'output. In altre parole, l'algoritmo deterministico è seguito da uno schema prevedibile. La casualità, al contrario, manca di uno schema prevedibile, o di prevedibilità negli eventi o nei risultati.
martedì 9 aprile 2024
Chasing Coral in Cascina Cuccagna
All'interno della domenica bestiale della Cascina Cuccagna, il Circolo Legambiente Zanna Bianca propone, per il 14 aprile, la proiezione del documentario Chasing Coral sulla barriera corallina. La proiezione inizierà alle 18 e seguirà una discussione sui temi trattati nel documentario. A discuterne ci saremo Roberto Rizzo e il sottoscritto. Ovviamente saranno graditi gli interventi dal pubblico.
lunedì 8 aprile 2024
Topolino #3567: Una questione di fiducia
Secondo articolo dedicato allo stesso numero di Topolino: dopo l'esame della copertina celebrativa e dei suoi articoli, ecco arrivare l'usuale articolo di recensione delle storie, iniziando con quella d'apertura, che è anche la storia di chiusura de La ciurma del Sole Nero.
Con Rapsodia in verde, infatti, Marco Gervasio fa accasare i naufraghi dello spazio guidati da Topolino Tomorrow, cosa ampiamente attesa sin dal momento in cui era stata annunciata la conclusione della saga. La storia, tutto sommato carina e che mi ha permesso di raccontare qualcosa sugli esopianeti (appuntamento a domani con il video), chiude i conti con la serie, ma non con tutti gli spunti narrativi che Gervasio ha disseminato in giro, puntanto ovviamente alla chiusura della trama principale.
Con Rapsodia in verde, infatti, Marco Gervasio fa accasare i naufraghi dello spazio guidati da Topolino Tomorrow, cosa ampiamente attesa sin dal momento in cui era stata annunciata la conclusione della saga. La storia, tutto sommato carina e che mi ha permesso di raccontare qualcosa sugli esopianeti (appuntamento a domani con il video), chiude i conti con la serie, ma non con tutti gli spunti narrativi che Gervasio ha disseminato in giro, puntanto ovviamente alla chiusura della trama principale.
domenica 7 aprile 2024
Matematica, lezione 8: La probabilità
In un certo senso Davide Palmigiani ha approcciatà la questione della probabilità allo stesso modo con cui Maurizio Codogno ha affrontato la teoria dei giochi. Il tema, forse, era giusto leggermente meno ostico di quello del volume precedente, visto che tanti si danno al gioco d'azzardo. O forse il motivo per cui tanti si danno al gioco d'azzardo: il tema è poco conosciuto. C'è poi anche la componente legata al fatto che molti si legano alla speranza di una vittoria che poossa compensare alle perdite, ma ovviamente a conti fatti la cosa è rara e colpisce pochissimi giocatori. Il tutto si riassume in una semplice frase: il banco vince sempre. Ovviamente non è esattamente così e andrebbe riformulata in: il banco vince sulla distanza.
In ogni caso l'approccio utilizzato, quello di dare una maggior enfasi al gioco d'azzardo, almeno nella prima parte, ha permesso di approcciare il tema del calcolo delle probabilità in una maniera particolarmente leggera, per quanto comunque rigorosa, introducendo anche alcuni concetti, come quello del gioco equo, che generalmente non sono presentati nei programmi scolastici.
In ogni caso l'approccio utilizzato, quello di dare una maggior enfasi al gioco d'azzardo, almeno nella prima parte, ha permesso di approcciare il tema del calcolo delle probabilità in una maniera particolarmente leggera, per quanto comunque rigorosa, introducendo anche alcuni concetti, come quello del gioco equo, che generalmente non sono presentati nei programmi scolastici.
sabato 6 aprile 2024
Insetti infernali
Dopo aver letto i due volumi di Oninbo, ho voluto proseguire quasi subito dopo con Insetti infernali pensando che in qualche modo Hideshi Hino avrebbe proseguito, visto il titolo, con quel tema. E invece siamo di fronte a un'opera completamente diversa e decisamente molto più matura. E lo si capisce sin dalle pagine iniziali che già dicono al lettore come finirà la storia per la protagonista, Yuri: male.
L'opera, pubblicata nel 1988 per un pubblico femminile, propone una ansiogena e oscura interpretazione del tema delle case infestate, che in effetti era stato in qualche modo già trattato da Hino già in Oninbo. C'è, però, un'aggiunta molto interessante: il personaggio malvagio del manga, infatti, è un entomologo di fama mondiale, che però esercita sulle sue vittime un'attrazione paragonabile a quella descritta da Bram Stoker in Dracula. Yuri, però, a differenza di Mina, si ritrova coinvolta in una serie di incubi sempre più spaventosi fino a che questi non diventano reali nella loro pericolosità. E' proprio il caso di dirlo: la giovane protagonista si ritrova ben presto in trappola come una mosca nella tela di un ragno.
D'altra parte Hino, avendo preso come tema collaterale quello della paura degli insetti, pur inserendo un paio di scene che potrebbero avere un qualche spunto erotico, scava senza pietà nell'orrore più puro, facendo sì che l'attrazione verso la casa degli insetti (non verso il suo abitante, soprannominato signore degli insetti), sia quanto più spaventosa possibile. Forse sarebbe più corretto paragonare Yuri a Jonhatan più che a Mina, visto che la ragazza, così come il segretario viene tormentato dalle succubi di Dracula, viene tormentata dagli insetti dell'entomologo in esperienze all'inizio più psicologiche che reali.
Alla fine non c'è scampo, non c'è alcuna consolazione. A meno di non parteggiare per il signore degli insetti.
L'opera, pubblicata nel 1988 per un pubblico femminile, propone una ansiogena e oscura interpretazione del tema delle case infestate, che in effetti era stato in qualche modo già trattato da Hino già in Oninbo. C'è, però, un'aggiunta molto interessante: il personaggio malvagio del manga, infatti, è un entomologo di fama mondiale, che però esercita sulle sue vittime un'attrazione paragonabile a quella descritta da Bram Stoker in Dracula. Yuri, però, a differenza di Mina, si ritrova coinvolta in una serie di incubi sempre più spaventosi fino a che questi non diventano reali nella loro pericolosità. E' proprio il caso di dirlo: la giovane protagonista si ritrova ben presto in trappola come una mosca nella tela di un ragno.
D'altra parte Hino, avendo preso come tema collaterale quello della paura degli insetti, pur inserendo un paio di scene che potrebbero avere un qualche spunto erotico, scava senza pietà nell'orrore più puro, facendo sì che l'attrazione verso la casa degli insetti (non verso il suo abitante, soprannominato signore degli insetti), sia quanto più spaventosa possibile. Forse sarebbe più corretto paragonare Yuri a Jonhatan più che a Mina, visto che la ragazza, così come il segretario viene tormentato dalle succubi di Dracula, viene tormentata dagli insetti dell'entomologo in esperienze all'inizio più psicologiche che reali.
Alla fine non c'è scampo, non c'è alcuna consolazione. A meno di non parteggiare per il signore degli insetti.
venerdì 5 aprile 2024
Paralipomeni di Alice: Il demone e la formica
Consideriamo questa una edizione speciale dei Paralipomeni di Alice, visto che non solo vi propone un problema, ma anche una sua possibile soluzione. In particolare vi propongo la soluzione del problema n.8 di Maurizio Codogno presente nella sezione dei problemi del terzo volume della raccolta Matematica. Questo il testo del problema:
Una formica si trova a un estremo di una sbarra lunga un metro e percorre un centimetro al secondo. Però un demone vuole divertirsi con la formica, e alla fine di ogni secondo allunga di un altro metro la sbarra. L'allungamento è tuttavia uniforma: quindi alla fine del primo secondo la formica passerà dal trovarsi a un centimetro dal punto di partenza su una sbarra lunga un metro al trovarsi a due centimetri dal punto di partenza su una sbarra lunga due metri. Dopo il secondo secondo (scusate il gioco di parole) la sbarra diventa lunga tre metri, e la formica, che intanto era arrivata al terzo centimetro, si trova a quattro centimetri e mezzo dal punto di partenza. La povera formica riuscirà mai ad arrivare al fondo della sbarra?
Secondo Maurizio la risposta è: si, solo che ci vorrebbe un tempo superiore all'età dell'universo. Più che la risposta, a lasciarmi perplesso è stato il modo in cui è arrivato alla soluzione. Proviamo a ragionare da fisici e osserviamo il problema dal punto di vista dell'estremo opposto al punto di partenza, quello che la formica vorrebbe raggiungere.giovedì 4 aprile 2024
75 anni e non sentirli
Ormai sono alcune settimane che vado il giovedì in edicola e non più il mercoledì. Il motivo è che in questo periodo proprio di giovedì esce il volume della collana di Matematica della Gazzetta dello Sport curata da Maurizio Codogno. Così anche il Topolino #3567 sono andato ad acquistarlo oggi, nonostante questo fosse un numero speciale: quello dei 75 anni della versione libretto del settimanale disneyano. Il primo numero della versione libretto è, infatti, datato 7 aprile 1949 e vede il Topolino probabilmente di Ambrogio Vergani ritratto in testa a una fantastica parata che il lettore può solo immaginare. Questa prima cover è ispirata, se non addirittura un ricalco, della quarta di copertina del Walt Disney Comics&Stories #9 del 1941 di un autore ignoto.
E proprio questa copertina diventa l'ispirazione per la copertina di Andrea Freccero, ottimamente colorata da Andrea Cagol, di questo #3597, che riserva anche una sorpresa con una quarta di copertina dove Freccero ha deciso di mostrare anche il retro del Topo che si sta allontanando. La bellezza della cover viene, poi, ulteriormente esaltata dalla qualità della carta della copertina stessa, che è migliorata da alcuni numeri a questa parte.
E proprio questa copertina diventa l'ispirazione per la copertina di Andrea Freccero, ottimamente colorata da Andrea Cagol, di questo #3597, che riserva anche una sorpresa con una quarta di copertina dove Freccero ha deciso di mostrare anche il retro del Topo che si sta allontanando. La bellezza della cover viene, poi, ulteriormente esaltata dalla qualità della carta della copertina stessa, che è migliorata da alcuni numeri a questa parte.
mercoledì 3 aprile 2024
Sci-Hub bloccato anche in Germania
Avevo originariamente scritto queste righe per la community di Scienza e tecnologia su feddit, poi, però, ho pensato di trasformare quelle osservazioni in un post per DropSea. Partiamo dal sunto della news, che ho cercato di tradurre nel modo migliore possibile:
Personalmente, soprattutto per articoli datati ma non abbastanza, Sci-Hub è ancora uno strumento prezioso, così come lo è per alcune riviste che non hanno la licenza creative commons o che hanno delle politiche di costi per queste licenze insostenibili per molte istituzioni (o considerate minori dalle istituzioni stesse). Per fortuna, seguendo l'esempio di arXiv, ci sono altri siti in campi diversi da fisica e matematica che permettono di pubblicare le ricerche come preprint, che di fatto diventano versioni complete di articoli accettati. Detto ciò, non credo che il blocco di Sci-Hub (di cui scrissi su Science Backstage nel 2016 quando Alexandra Elbakyan fu ospite via web della Wired Fest di quell'anno) dovrebbe essere il modo migliore per rendere a regime inutile un sito meritorio per la diffusione della scienza, ma si dovrebbero adottare politiche differenti della diffusione dei risultati delle ricerche.
Ricordo che Grigori Perelman si rifiutò di pubblicare la sua dimostrazione della congettura di Poincaré su rivista. E direi che aveva ragione lui.
All'interno di un accordo volontario con i detentori dei diritti, i fornitori dei servizi internet tedeschi bloccano una lista di siti che violano la struttura. Questa blocklist è stata recentemente allargata con il primo obiettivo legato all'editoria scientifica [adattamento mio], la popolare libreria pirata Sci-Hub. Dopo un'attenta revisione, l'organismo responsabile [definito cleaning body, letteralmente il corpo di pulizia] ha concluso che un blocco a livello nazionale è una misura ragionevole e proporzionata.La Germania è stata solo l'ultima di una serie di stati nazione europei che hanno bloccato Sci-Hub (l'anno preceduta Francia, Danimarca, Austria, UK, Olanda).
Personalmente, soprattutto per articoli datati ma non abbastanza, Sci-Hub è ancora uno strumento prezioso, così come lo è per alcune riviste che non hanno la licenza creative commons o che hanno delle politiche di costi per queste licenze insostenibili per molte istituzioni (o considerate minori dalle istituzioni stesse). Per fortuna, seguendo l'esempio di arXiv, ci sono altri siti in campi diversi da fisica e matematica che permettono di pubblicare le ricerche come preprint, che di fatto diventano versioni complete di articoli accettati. Detto ciò, non credo che il blocco di Sci-Hub (di cui scrissi su Science Backstage nel 2016 quando Alexandra Elbakyan fu ospite via web della Wired Fest di quell'anno) dovrebbe essere il modo migliore per rendere a regime inutile un sito meritorio per la diffusione della scienza, ma si dovrebbero adottare politiche differenti della diffusione dei risultati delle ricerche.
Ricordo che Grigori Perelman si rifiutò di pubblicare la sua dimostrazione della congettura di Poincaré su rivista. E direi che aveva ragione lui.
martedì 2 aprile 2024
Topolino #3566: La realtà come costruzione gambesca
Credo non ci sia nulla di più chiaro sulla condizione di Topolino della cover di Davide Cesarello, che lo ritrae comodo in poltrona con gli occhiali scuri all'interno di una stanza. Ne I due volti della vendetta di Francesco Artibani e Lorenzo Pastrovicchio troviamo, infatti, un Topolino che sembra aver perso il suo solito spirito critico, forse attaccato alla speranza che Gambadilegno, ritornato dall'esperienza di Ducktopia, sia realmente cambiato. Come, però, ho scritto nelle recensioni dedicate alla stagione conclusiva della saga, il principale difetto della stessa era che questo cambio di rotta di Pietro Gambadilegno non era stato per nulla approfondito. Pur continuando a considerare quella una mancanza, in qualche modo si potrebbe considerare quella mancanza come un indizio della sincerità del cambio di direzione del personaggio. Cui nessun lettore dotato di senno ha mai creduto.