venerdì 31 marzo 2023

Rompicapi di Alice: L'uovo e la gallina

Mi sono sempre chiesto se Lewis Carroll abbia mai trovato una risposta a uno dei paradossi più famosi di tutti i tempi, È nato prima l'uovo o la gallina?
In effetti Carroll nacque nel 1832, quindi era in vita quando Charles Darwin mandò alle stampe L'origine della specie nel 1859. Inoltre se prendiamo in considerazione l'episodio di Alice e della Regina Rossa in Attraverso lo specchio, datato 1871, saremmo portati a concludere che non solo Carroll conosceva l'opera di Darwin, ma l'aveva compresa e ne era anche un estimatore. Per cui probabilmente la sua risposta sarebbe stata: l'uovo.
Facciamo, però, un passo indietro: il paradosso venne formulato per la prima volta nei Saturnalia del 430, opera letteraria e filosofica di Ambrogio Teodosio Macrobio. E anche quest'ultimo concorda con la risposta di cui sopra. Il punto interessante del passo in cui fornisce una spiegazione della sua risposta risulta particolarmente moderno e molto vicino proprio alla teoria dell'evoluzione:

giovedì 30 marzo 2023

Breve storia del pi greco / Universo pi

Anche se un po' in ritardo rispetto a quanto speravo, ecco la nuova puntata della Breve storia del pi greco, una serie di articoli che "ristampano" i box delle notizie pi greche che tediano allegramente i Carnevali della matematica del pi day che ho l'onore di ospitare, inclusa l'ultima edizione, la #167. Come già accaduto per le ultime puntate, anche per questa l'ultima parte presenta una notizia pi greca non presente nel Carnevale.
Se i conti fatti sono corretti, questa è l'11.ma puntata, e come quelle del 2020 e del 2021 è tematica, anche se il tema è un po' fluido, diciamo così. L'idea delle notizie pi greche di quest'anno è stata quella di raccontare qualcosa su due dei più famosi "calcolatori" di cifre decimali e, a partire da una loro battuta, andare in una direzione che mi ha anche suggerito il nome di questa puntata. Per cui, ricordandovi sempre dell'esistenza di una versione in pdf in aggiornamento, eccovi, dopo l'elenco dei link, l'11.mo capitolo della Breve storia del pi greco: Il record delle cifre decimali del pi greco risale al 21 marzo del 2022 quando Emma Haruka Iwao dopo 158 giorni di calcolo trovò ben 100000000000000. Per ottenere questo risulato ha utilizzato l'algoritmo di Chudnovsky, un metodo particolarmente rapido per il calcolo delle cifre decimali del \(\pi\) basato su una delle formule di Srinivasa Ramanujan e sviluppato nel 1987 dai fratelli David Volfovich Chudnovsky e Gregory Volfovich Chudnovsky.
Dei due fratelli, quello che viene considerato il più geniale è Gregory, più piccolo di David di 5 anni. Nati entrambi a Kiev quando ancora l'Ucraina faceva parte dell'Unione Sovietica, riuscirono a fuggire grazie a una combinazione di circostanze: lo stato di salute di Gregory, affetto da miastenia gravis e l'aiuto di due importanti personalità statunitensi, il senatore Henry Jackson e il matematico Edwin Hewitt.

lunedì 27 marzo 2023

Topolino #3513: Un ritorno attorno al fuoco

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All'improvviso mi sono ricordato di questa recensione in sospeso
Un gran bel numero, il #3513, a modo suo celebrativo. Si presenta come un flipbook, e ognuno dei due lati celebra un evento. Il "fronte", con la copertina di Paolo Mottura, ci introduce a una nuova storia della serie de I racconti attorno al fuoco, mentre il "retro", con la copertina di Ivan Bigarella ci introduce alla seconda storia di One upon a Mouse... in the futur, serie che celebra i 100 anni della Disney.
Mentre a quest'ultima dedicherò un video in compagnia di Andrea Bramini, mi sembra giusto spendere invece qualche parola in più per La leggenda del console Paolo e della tenace Lucilla, storia sceneggiata da Tito Faraci a partire da quel che era rimasto di un layout di Rodolfo Cimino. Faraci sembra compiere un buon lavoro: confrontando le battute pubblicate con le poche originali presenti nell'articolo con le interviste, lo sceneggiatore ha alleggerito e reso più scorrevoli i dialoghi, anche se probabilmente questi erano ancora in una fase abbastanza iniziale. C'è da dire che, però, si ha la sensazione che manchi una tavola, visto che tra pagina 17 e pagina 18 manca qualcosa che permetta di capire come si è arrivati da Paperino e Paperone che dormono della grossa ai due che vengono inseguiti da Nonna Papera.
Anche Giampaolo Soldati, cui sono stati assegnati i disegni della storia, compie un ottimo lavoro di interpretazione sia nell'ambientazione storica (la nuova favola ciminiana è ambientata nell'antica Roma), sia nella caratterizzazione dei personaggi, senza dimenticare un tratto al tempo stesso gradevole, dettagliato ed espressivo.
In definitva: una bella storia nel segno di Cimino, ma con un carattere differente, suo personale.

sabato 25 marzo 2023

Paperinik #75: Sfide ipnotiche

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Soprattutto con una rivista che ha i redazionali ridotti al minimo indispensabile, è raro trovare ben tre storie che hanno se non lo stesso tema più o meno degli avversari molto simili. Questo, però, accade con Paperinik #75, le cui prime tre storie a sommario presentano proprio un ipnotista come "cattivo". Iniziamo con Lo scettro di Tatzelwurm, decimo capitolo del Wacky knight, ovvero il Paperinik fantasy.
A me gli occhi!
Scritta da Riccardo Pesce e disegnata, come la maggior parte delle storie della serie, da Alessandro Pastrovicchio, vede l'esordio in quel di Duckmelot di un altro avversario del passato del Paperinik normale, un personaggio molto inquietante, ma forse per questo anche molto difficile da utilizzare: Spectrus. Anche questa versione possiede dei poteri ipnotici, che ovviamente utilizza a suo vantaggio, ma viene ulteriormente poteziata grazie al particolare oggetto magico del titolo. Ad affrontare la sua minaccia ci pensano sir Paperinik e Lady Paperinika, o come si auto proclama di fronte a Spectrus, Fox Knight.
La storia spicca soprattutto per la collaborazione istauratasi in maniera molto naturale tra i due eroi, in aperto contrasto con la rappresentazione che viene data nelle storie classiche di Guido Martina e di altri autori che alle sue storie si sono ispirati. E che forse non avevano capito che l'enfasi per rendere apprezzato il personaggio di Paperinika ai lettori doveva essere dato proprio alla collaborazione e non alla rappresentazione della classica diatriba di genere.
Nel complesso, quindi, una bella storia dove il bilanciamento tra commedia e avventura pende leggermente su quest'ultima, cosa che personalmente ho gradito. Unico appunto è la battuta di Pico in una delle vignette iniziali sulla forma del pianeta:

venerdì 24 marzo 2023

Video-divulgazioni

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Qualche giorno fa Davide Passaro su Math is in the air ha pubblicato un lungo sfogo relativamente alla divulgazione video in stile tik tok. All'articolo, segnalato su twitter, hanno risposto in molti, alimentando così una discussione con l'autore. Tra gli altri, Giovanni Organtini, ha condiviso la sua posizione con il "vecchio" sistema del blog.
Nel complesso, forse perché su YouTube ci sono anche io da un po' di tempo, pur condividendo le preoccupazioni per una deriva semplicistica della divulgazione della scienza, la vedo molto più come Giovanni (che spero mi perdonerà per la confidenza che mi sono preso!).
Devo, però, anche confessare che ogni volta che cerco di andare oltre le righe che avete letto poco sopra, mi trovo sempre in un qual certo imbarazzo, essenzialmente per un motivo: nonostante si discuta abbastanza periodicamente di uno stile di divulgazione che, personalmente, non mi appartiene (d'altra parte i miei punti di riferimento sono gli stessi di Davide), non vedo in che modo si possa definire in maniera univoca un modo giusto o un modo sbagliato di raccontare la scienza.
Nello specifico le preoccupazioni di Davide, che, ripeto, condivido, personalmente mi hanno spinto a ricordarmi perché, a un certo punto, ho iniziato a usare anche i video per raccontare la scienza. E' utile, quindi, fare un ricapitolo di quel che era e poi è diventata la mia presenza su YouTube, anche se ciò, apparentemente, mi porterà lontano dal cuore della discussione.

giovedì 23 marzo 2023

Margherita Hack: Le strutture dell'universo

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Lo devo confessare: me ne ero completamente dimenticato che avevo ancora da concludere le letture tratte da Vi racconto l'astronomia di Margherita Hack. Poi, come dico nell'introduzione al video, che ho girato appositamente per la ripresa della serie, visto che avevo bisogno di svuotare l'hard disk del portatile, sono andato a curiosare tra le varie cartelle extra-disneyane, scoprendo che erano rimasti ancora incompleti alcuni video, inclusi quelli della serie dedicata al centenario di Margherita Hack. Ed ecco che ho provveduto a montare e sistemare le ultime due video letture, di cui quella che vi presento oggi è la prima (o la penultima, dipende dai punti di vista). L'appuntamento alla prossima e ultima videolettura hackiana è, però, al momento senza alcuna data precisa, ma spero di non andare oltre un mese da questa.

lunedì 20 marzo 2023

Macchina universale

Una persona fornita di carta, matita e gomma, e assoggettata a una severa disciplina è in effetti una macchina universale.
- Alan Turing

domenica 19 marzo 2023

Topolino #3512: L'ultima speranza

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Ancora non siamo giunti alla penultima puntata, ma almeno per noi lettori Topolino rappresenta proprio l'ultima speranza per il mondo. Come già intuito dall'episodio precedente, la minaccia della nebbia non è circoscritta alla sola Topolinia o al Calisota, ma è decisamente molto più estesa. Nelle loro indagini alla ricerca di Topolino, Minni e Manetta trovano alcune carte nautiche che sembrano indicare un luogo ben preciso, che potrebbe essere collegato con tutta la faccenda.
Al di là dei dettagli della trama, ci sono alcuni elementi particolarmente interessanti nella storia, partendo da un riferimento abbastanza esplicito a Non ci resta che piangere, la commedia un po' fantascientifica, un po' storica del 1984 di e con Massimo Troisi e Roberto Benigni. Questo, però, si riduce a una sola vignetta all'interno di una scena più ampia che in qualche modo ricorda, invece, Morte dell'erba, romanzo post-apocalittico di John Christopher in cui gli esseri umani, a causa di una misteriosa malattia che sta distruggendo il grano, si raggruppano in comunità estremamente chiuse e diffidenti nei confronti dell'esterno.

sabato 18 marzo 2023

Sensor: Sentire l'universo

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Nonostante un certo interesse nei confronti di Junji Ito, soprattutto dei sui manga di stampo lovecraftiano, ho letto molto poco di questo visionario mangaka dell'orrore. E scritto ancora meno. Il volume di cui sto per parlarvi, Sensor, presenta una tematica non molto dissimile da quella di Remina. L'astro infernale, una riflessione sull'universo, i suoi misteri e i suoi orrori. Mentre, però, Remina ha un respiro più fantascientifico e kingiano, Sensor, anche per la scelta narrativa, è decisamente molto più lovecraftiano.

venerdì 17 marzo 2023

Il suono dell'universo

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Il testo dell'ultima traccia di Omega, con lo stesso titolo dell'album, è da attribuirsi a Mark Jansen, il chitarrista degli Epica. Torniamo, quindi, a parlare della band olandese di symphonic death metal e del loro ottavo e per ora ultimo album in studio.
Jansen non ha certo la scrittura in un certo senso visionaria, ma anche dettagliata di Tuomas Holopainen, ma anche nel testo di Omega si possono trovare diversi spunti scientifici. E già ne troviamo nei primi due versi:
Enigmas of the universe
Cannot be known without a search
We will find out that all roads lead to Om

giovedì 16 marzo 2023

Le grandi domande della vita: Spaziotempo

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Cogliendo l'occasione dell'uscita della mia nuova astrografica dedicata allo spaziotempo, e peraltro basata proprio su un post qui su DropSea, ripesco la versione de Le grandi domande della vita in cui ripropongo le risposte che ho fornito per la rubrica de L'astronomo risponde.
Muoversi nello spaziotempo
Probabilmente la domanda era da uno studente bloccato in qualche conto. O magari c'ha pensato di sua sponte. Non lo sapremo mai. In ogni caso è legata alle velocità relative relativistiche. Vi metto qui sotto la domanda (più o meno) integrale prima della mia risposta:
un osservatore A vede due corpi B e C che si muovono in direzione opposta e misura la velocità di ciascuno pari a 2/3 c quindi:
1) A vede B e C allontanarsi reciprocamente ad una velocità di 4/3 c?
2) A quale velocità B vede allontanarsi C? Oppure non lo vede proprio?
La risposta risiede nelle trasformazioni di Lorentz. Queste trasformazioni sono un sistema di quattro equazioni che legano le coordinate spaziotemporali di un punto misurato in un sistema in movimento rispetto a un sistema fermo. Da questo sistema è possibile ricavare le equazioni di trasformazione della velocità. In questo caso, poiché il moto si svolge lungo un'unica direzione, che per comodità chiameremo \(x\), utilizzeremo solo l'equazione lungo questa direzione, poiché nelle altre direzioni la velocità è nulla:

mercoledì 15 marzo 2023

Topolino #3511: Gli eclissati

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Il pi day e la necessità di realizzare un po' di contenuti sia per me sia per il Carnevale ha avuto come effetto collaterale quello di non riuscire a pubblicare la recensione del Topolino #3511. Ci tenevo, però, a uscire con la recensione, soprattutto quella del secondo episodio de Gli evaporati di Bruno Enna e Davide Cesarello. E visto che sto arrivando piuttosto lungo e con l'acqua alla gola anche quest'oggi, giorno in cui è uscito il #3512 (a meno di non essere abbonati o residenti/domiciliati in qualche regione fortunata che l'ha ricevuto ieri), mi concentrerò, come intuibile dal titolo della recensione stessa, solo su questa storia.

3.15: Un video addendum

titolo
Non volevo lasciare solitaria senza alcun post di appoggio la seconda uscita della mia videonewsletter, DropSea, che come il numero uno è dedicata alla matematica, in particolare proprio al pi day e al Carnevale della Matematica #167, che ovviamente continua a stare lì, a disposizione di tutti, per la consultazione, per permettere a tutti i lettori di recuperare articoli e post matematici che, speriamo, possiate trovare interessanti!
Intanto, per chi vuole, qui sotto mi potete ascoltare spiegarvi qualcosa sul Carnevale e fornire qualche anticipazione sullo stesso, anche se forse per qualcuno è ormai storia passata...

martedì 14 marzo 2023

Carnevale della Matematica #167: Pi day!

il merlo tra i cespugli all'alba
canta intrepidamente
con gioia
canta il merlo, canta melodioso, canta

Questi sono i quattro versi associati ai primi quattro carnevali della matematica del 2023 della poesia gaussiana del sommo Popinga. Ho messo in grassetto il verso associato all'edizione #167, ovvero quella che vi apprestate a leggere.
E', ovviamente, un'edizione speciale, visto che oggi è il pi day, il giorno del pi greco e, per estensione, il giorno della matematica. E questa particolare edizione del Carnevale rappresenta anche qualcosa di speciale per questo blog, visto che è dal lontano 2012 con l'edizione #47 che su DropSea il 14 marzo di ogni anno stiamo festeggiando il pi day con il Carnevale della Matematica. Quindi questa è la 12.ma edizione del Carnevale del pi day ospitata da DropSea, ma soprattutto l'11.ma edizione in cui compaiono le notizie pi greche, dei piccoli box con informazioni varie sul pi greco che trovate sparse tra i contributi di queste edizione. La prima volta che queste notizie pi greche sono apparse, infatti, fu il 14 marzo del 2013 in occasione dell'edizione #59. Inizia così un secondo decennio, o un terzo lustro, fate un po' voi, di notizie pi greche. Prima però di immergerci nella lettura dei contributi pervenuti per questa edizione #167, andiamo a vedere le proprietà del 167.
Il 167 è un numero dispari, oltre che primo, proprio come il 127 che fu anche il numero associato al pi day del 2019. E come numero primo è anche un numero primo di Eisenstein, un numero primo di Chen, un numero primo sicuro e un numero primo sexy. In particolare un numero primo si dice sexy se esiste un altro numero primo distante da lui 6 unità. Si possono, quindi, definire coppie di numeri sexy, come per esempio 167 e 173. Il 167, però, appartiene anche a una terzina di numeri sexy, visto che pure il 179 è un numero primo. Ci fermiamo, però, qui, visto che il 185 non è un numero primo. Il nome sexy, però, deriva dal latino sex, ovvero 6. Che poi ci sia in giro un qualche matematico che trovi sexy questa proprietà, questi sono problemi che non attengono alla sfera della matematica.
Tornando al 167, questi oltre a essere sexy è anche un numero felice. Il motivo è semplice. Prendiamo un numero. Eleviamolo al quadrato. Prendiamo le cifre del risultato ed eleviamo al quadrato ciascuna di esse. Quindi facciamo la somma. Ripetiamo l'operazione con il risultato ottenuto. Proseguendo si può ricadere in due situazioni: il ciclo finisce con 1; il ciclo non finisce mai con 1. Nel primo caso il numero si dice felice. E questa è la felicità del 167:

\[167^2 = 27889\] \[2^2 + 7^2 + 8^2 + 8^2 + 9 = 262\] \[2^2 + 6^2 + 2^2 = 44\] \[4^2 + 4^2 = 32\] \[3^2 + 2^2 = 13\] \[1^3 + 3^2 = 10\] \[1^2 + 0^2 = 1\]

Non mi dilungo nel raccontare in maniera completa tutte le proprietà del 167 e mi limito giusto a un'ultima manciata. Iniziamo ricordando che è un numero congruente, ovvero coincide con l'area di un triangolo rettangolo che ha per lati tre numeri razionali. E' un numero omirp, ovvero 761 è anch'esso un numero primo (e anche omirp, ovviamente). Fa parte della terna pitagorica (167, 13944, 13945) e, infine, è la differenza di due quadrati:

\[167 = 84^2 - 83^2\]

Per altre curiosità sul 167 vi rimando a Prime Curios!, perché per noi è giunto il momento di immergerci tra i contributi del Carnevale della Matematica #167. Partiamo con Flavio Ubaldini, che ritroveremo nel finale con la sua cellula melodica, che ci propone la recensione che ha ricevuto il suo romanzo Il mistero della scienza infinita.

Pi day 2023: un'anteprima

Ormai tra poche ore (potete ben immaginare a quale orario!) sarà online l'edizione #167 del Carnevale della Matematica, la tradizionale edizione del pi day che ormai da poco più di dieci anni è ospitata proprio qui su DropSea. Nell'attesa dell'uscita del Carnevale, ho pensato bene di riproporvi i due video matematici che ho pubblicato l'anno scorso più o meno in concomitanza con quel pi day. Nell'attesa di leggerci sul Carnevale, buona visione!

domenica 12 marzo 2023

Mumin al mare

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Ieri con mia sorella siamo stati al Bookpride, la fiera nazionale dell'editoria indipendente (o di quella minore, che ha qualche difficoltà ad entrare nelle librerie), giunta alla sua settima edizione. E' stato un pomeriggio interessante, girando tra i corridoi della nuova collocazione della fiera, e ovviamente un pomeriggio di acquisti folli e incontrollati (o quasi). Tra i vari acquisti, sfruttando la possibilità di uno sconto, ho messo le mani su un solo fumetto, Mumin. Al mare che fa parte di una serie di volumi con cui Iperborea ha ristampato a colori le striscie a fumetti dei personaggi ideati nel 1945 da Tove Jansson.
Di questi personaggi, di cui avevo visto qualche immagine sparsa qua e là, lessi le prime storie alcuni anni fa quando passò in edicola la ristampa anastatica dei primi numeri di Linus. Fu infatti su questa rivista che comparvero per la prima volta le loro strisce, che arrivarono solo un paio di anni dopo l'uscita del primo romanzo che li vedeva protagonisti.

venerdì 10 marzo 2023

Pi greco: ossessione matematica

Ormai il pi day si avvicina e non potevo non dedicare una puntata delle particelle musicali al \(\pi\). Dal punto di vista della musica ho scovato alcune curiosità interessanti. Inizierei dai Rockets, band francese attiva soprattutto tra il 1974 e il 1986 (ma sembra che abbia ripreso nel 1999) di genere space rock, intrpretato però, rispetto a quanto abbiamo ascoltato con gli Hawkwind, con sonorità decisamente più "sintetiche". Nella loro carriera dedicarono il loro quinto album al pi greco, almeno dal punto di vista nominale: a quel che ho potuto capire nessuna delle 8 tracce di π 3,14, uscito nel 1981, ha il \(\pi\) o la matematica come protagonisti.
La seconda citazione musicale è, invece, la più colta: sto infatti parlando della (ma non solo) cantante pop Kate Bush che in Aerial, il suo ottavo album in studio risalente al 2005, dedicò un'intera canzone proprio al pi greco in cui cantava le prime 140 cifre decimali del numero di Archimede. Ed è proprio questa canzone che vi vado a proporre di seguito, anche se nella sua versione rimasterizzata del 2018:

giovedì 9 marzo 2023

Collezione Disney #7: GM - Giovani Marmotte

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Per la settima uscita della serie Collezione Disney ho scelto di proporre un video breve dedicato alle Giovani Marmotte e alle due riviste italiane a esse dedicate, il mensile di metà anni Novanta del XX secolo, GM - Giovani Marmotte, e quello pubblicato praticamente in concomitanza con il covid da Panini, Il manuale delle Giovani Marmotte, chiusosi con il 26.mo numero. E forse una delle riviste migliori edite da Panini Comics in questi anni in ambito disneyano. Vi lascio al video, promettendovi che nella seconda stagione (ci sarà una seconda stagione di Collezione Disney, ma certo la prima è ancora ben lungi dall'essere giunta a conclusione) mi occuperò nuovamente delle Giovani Marmotte andato a vedere alcuni volumi particolari presenti nella mia collezione. E ora, dopo avervi ricordato l'appuntamento al prossimo mese con Paperino in edicola (e vi anticipo che, se riuscirò, ci sarà un piccolo speciale intermedio), vi lascio al video:

Rompicapi di Alice: Ops...

L'ops del titolo è riferito al fatto che, per giocare a scacchi, ho completamente dimenticato di scrivere e pubblicare un in qualche modo breve articoletto sulla passione di Lewis Carroll per l'astronomia. Passione che inizia sin da piccolo come evidenziato dai versi che compongono questa Poesia utile e istruttiva:
Se avessi una pistola da impugnare
e verso il sole sparare,
garantisco che il bersaglio sarebbe colpito,
ma non prima che qualche anno sia passato.
Ma se quel proiettile mutasse la sua forza, e verso i pianeti prendere la corsa, non raggiungerebbe mai la stella più vicina, perché sarebbe molto lontana.
Aveva appena 13 anni il futuro scrittore di Alice nel paese delle meraviglie, ma evidentemente aveva già ben in mente l'idea delle grandi distanze esistenti tra le stelle, mentre era in qualche modo molto più avvicinabile il nostro Sole. Se poi consideriamo che Dalla Terra alla Luna di Jules Verne è datato 1865, ovvero 20 anni dopo la scrittura dei versi di cui sopra, non possiamo non dare merito al pensiero scientifico appena abbozzato dietro i versi stessi. Certo c'era da raffinare un po' il concetto di velocità di fuga (della questione, in effetti, ho scritto in maniera un po' più approfondita in un precedente Rompicapo), visto che difficilmente con una pistola si potrebbe colpire il Sole.

lunedì 6 marzo 2023

Topolino #3510: Dove osano i topi

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Mi espongo: una storia così coraggiosa come Gli evaporati di Bruno Enna e Davide Cesarello non la si leggeva dai tempi dell'arivo di Moldrok. E per capire il livello di coraggio della storia, basti pensare all'arrivo della nebbia a Topolinia nel primo dei flashback che incontriamo nel corso della lettura, quando di fronte a Topolino scompare una donna, assorbita dalla nebbia gialla giunta in città, che ha perso il fidanzato, probabilmente nello stesso modo. E dopo la scomparsa delle vittime di Moldrok, di fatto un vero e proprio serial killer, ecco un altro momento che in qualche modo sfiora il tema della morte. Ci vuole un bel coraggio per proporlo e altrettanta bravura per riuscire a renderlo in maniera così efficace senza essere eccessivamente espliciti.
Il soggetto di base, ad ogni modo, Topolinia che viene assediata dalla nebbia, è fondamentalmente ispirato a La nebbia di Stephen King, romanzo breve o racconto lungo che dir si voglia, che hanno anche cercato di trasformare, senza successo a quanto pare, in un serial televisivo (per ora ho visto solo questo e non sono ancora riuscito a recuperare la raccolta in cui è stata stampata La nebbia). L'idea kingiana, però, presta a Enna il semplice evento apocalittico che cambia completamente la vita a Topolinia, questo perché Gli evaporati si presenta essenzialmente come una storia post-apocalittica narrata con uno stile alla Lost e in un'ambientazione alla Mad Max, o per restare in campo letterario, mi ricorda non poco Morte dell'erba in cui veniva inscenata una specie di lotta tra campagna e città, più o meno come avviene ne La città delle nebbie, primo dei cinque episodi della saga. Non è l'unico esempio letterario che probabilmente potrei fare, ma è sicuramente il primo che mi è venuto in mente.
Per farla breve: un ottimo esordio per una storia che promette scintille! E personalmente spero che questa sia solo la prima stagione!

domenica 5 marzo 2023

Almanacco Topolino: Un carnevale disneyano

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Neanche questa settimana sono riuscito a completare la lettura di Topolino per tempo, ovvero oggi, e quindi ho deciso di pubblicare oggi invece di domani questa specie di recensione carnevalesca, arrivata forse un po' in ritardo, ma d'altra parte l'Almanacco Topolino #12 è uscito proprio nella settimana che sta finendo.
Partiamo, però, da Topolino e dalla constatazione che, a parte la copertina e il Che aria tira... di Silvia Ziche su Topolino #3509, non c'è più traccia del carnevale, come invece avveniva fino a qualche anno fa. Così per avere qualche storia con riferimenti carnevaleschi bisogna rivolgersi alle ristampe su Zio Paperone #56 con Lo scherzo di carnevale di Giorgio Ferrari e Guido Scala che porta i paperi a Viareggio per il suo famoso carnevale, oppure al già citato Almanacco Topolino #12, che è in corso di lettura. In particolare a sommario questo numero presenta Il carnevale di Topolinia, storia italiana d'apertura di Claudia Salvatori e Miquel Pujol, originariamente uscita sul #68 di Paperino Mese, quando all'epoca il mensile aveva lo stesso formato dell'Almanacco (d'altra parte, come scopriremo in una futura puntata della Collezione Disney, Paperino era, all'inizio, la continuazione del Super Alamanacco Paperino), e quindi nella sezione degli inediti ecco Il tesoro del Doge di Jan Kruse e Ben Verhagen. Partiamo da quest'ultima.

sabato 4 marzo 2023

Le monete di Topolinia

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Con l'uscita dell'ultimo unboxing si conclude la serie che ho dedicato alle monete di Topolinia e che ho pubblicato su Peertube. Visto che l'iniziativa ha coinvolto diverese testate oltre Topolino, mi sembra giusto provare a proporre alcune considerazioni, assolutamente personali, sulle testate coinvolte, in particolare su quelle che normalmente non acquisto, ovvero Disney Mix, Disney Big, Zio Paperone, Paperino, Classici Disney. Quest'ultima ho deciso di inserirla in questa categoria per il semplice motivo che, nonostante abbia acquistato tre numeri di seguito, non la considero al momento ancora una vera lettura regolare come lo sono, ad esempio, Paperinik o i Grandi Classici.
Partirei con Disney Mix, che aveva come titolo Topi&Monete, un classico vattelappesca che vive e giustifica il suo prezzo perché, a quanto ho capito, a ogni numero è abbinato un gadget, più raramente nuovo come nel caso delle monete, o ripescato dai vecchi gadget come succede normalmente. Se mi baso sulla selezione di storie fatta per questo numero, il gadget non è certo un richiamo sufficiente per l'acquisto, senza contare che generalmente potrei possederlo già. E può anche essere che in futuro ci penserò ben bene prima di affrontare un altro gadget sparpagliato se dovesse coinvolgere Disney Mix.

giovedì 2 marzo 2023

WikiRitratti: Ipazia

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Ipazia in una illustrazione del 1908
di Jules Maurice Gaspard
Siamo nella seconda metà del IV secolo ad Alessandria d’Egitto. La città, fondata intorno al 330 a.C. da Alessandro Magno, ha ancora le sue due meraviglie, una ufficiale, il famoso faro di Alessandria, che delle sette meraviglie del mondo antico è quella a essere durata di più, crollata nel XIV secolo a causa di ben due terremoti. L'altra è la famosa biblioteca di Alessandria, troppo giovane per entrare nella lista delle meraviglie, che risale al III secolo a.C., mentre la biblioteca venne edificata intorno al 48 a.C. Ed è proprio tra le sale di quella perduta biblioteca che mi piace immaginare Ipazia, matematica, astronoma e filosofa dell’epoca, tenuta in così grande considerazione che le era persino concesso di avere degli allievi.
Figlia del filosofo e matematico Teone, gli succedete nell'insegnamento di tali materie. Non abbiamo molte informazioni dirette sui suoi specifici interessi di ricerca. Sappiamo, però, sia grazie agli scritti di storici come Esichio di Mileto, sia grazie alla testimonianza diretta di allievi come Sinesio, che Ipazia si interessò di geometria e in particolare delle coniche, scrivendo un commentario sulle Coniche di Apollonio di Perga e un altro sull'Arithmetica di Diofanto di Alessandria, il padre dell'algebra noto soprattutto per le equazioni diofantee, quelle che possono essere risolte solo con numeri interi.

mercoledì 1 marzo 2023

Un pranzo

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Quando la mattina salgo sul tram per andare a Brera, in Osservatorio, salgo e mi cerco subito un angolino, in piedi o seduto poco importa, dove isolarmi dal resto delle persone e iniziare a giocare a scacchi contro Stockfish. Generalmente ho anche alle orecchie della musica: sono un numero limitato di album per mantenere al minimo indispensabile i giga di memoria utilizzati dalla app che utilizzo (giusto per non avere sorprese quando poi girerò i video per il mio canale). A volte alzo gli occhi e mi guardo intorno praticamente quando devo scendere, altre con un certo anticipo. E una cosa del genere è successa anche questa mattina. E in quel momento mi si è presentata una scena curiosa: una donna che mangiava voracemente da un contenitore quello che sembrava un vero e proprio pranzo.
Mi sono chiesto subito quale fosse il suo lavoro, un lavoro che evidentemente l'ha fatta alzare in piena notte trasformando un orario compreso tra le 9 e le 10 di mattina nel suo pranzo, cosa che normalmente succede a tutti dopo qualcosa come 6 o 8 ore. Il pensiero successivo è andato a un cliente di mio padre, dei tempi del bar ovviamente, che arrivava la mattina e ordinava un paio di birre prima di tornare a casa. Per lui, che faceva lo spazzino, quello che lavoora sui camion, quella era la fine della sua giornata. Che quindi si concludeva con un paio di birre al bar. E poi mi sono venuti in mente tutti i così detti AI artist, che magari nascondono il loro prompt, e che fanno sicuramente uno sforzo ben inferiore di uno scrittore, sia in termini di tempo che di fatica, e anche in questo senso ho molti problemi a inquadrarli con un artista, confrontandoli con noi, che ogni giorno vediamo altri di noi sui mezzi pubblici o per strada e poi iniziamo a immaginare le loro storie, magari così simili alle nostre, o magari così fantastiche. E allora penso che in fondo siamo, noi tutti, io che scrivo, voi che leggete, più artisti di molta gente che commissiona un attacco d'arte a una AI e si mette sul profilo quell'AI artist semplicemente perché viviamo. In qualche modo, certo, ma viviamo.
E alla fine mi rendo conto che tutto questo l'ho pensato e poi scritto a partire da un semplice pranzo su un tram...
L'immagine iniziale l'ho realizzata con un text-to-image generator.