
Come avevo già valutato in occasione della precedente stagione, dobbiamo considerare come ambientazione cronologica un anno intorno al 145 a.C. Ovviamente non essendoci alcun evento storico particolare da rappresentare, l'epoca è da considerarsi puramente indicativa. L'obiettivo degli autori resta imdubbiamente quello di raccontare qualcosa sugli usi e i costumi di Roma, ma a differenza della stagione precedente, con gli Urbani paperi Venerus introduce anche una serie di elementi decisamente molto interessanti che aumentano l'interesse nella lettura degli episodi futuri. Gli autori, infatti, si concentrano su alcuni dei protagonisti della famiglia papera, iniziando a seguirne le vicende, portando così il lettore all'interno della vita pubblica e privata degli antichi romani, e approfondendo aspetti come la politica, il commercio, la scuola.
I disegni sono sempre affidati a Emmanuele Baccinelli, in questo caso alla prova con un'ambientazione molto più urbana rispetto alla serie precedente. La prova, comunque, risulta ampiamente superata, mentre il suo tratto squisitamente carpiano non può che far pensare immediatamente, almeno al lettore di una certa età, alla Storia e gloria della dinastia dei paperi, di cui è in arrivo una nuova ristampa.
Dal punto di vista storico, però, ho trovato un paio di dettagli che non tornano esattamente. Ad esempio l'elezione dei due consoli non era affidata al censore ma dagli aventi diritto riuniti nei comizi centuriati. E', invece, corretto che spesso veniva eletto anche un console plebeo, come sembra essere Tizio Caio in questo primo episodio, Ai vostri posti.

A parte ciò, direi che siamo di fronte a un ottimo esordio, in cui si nota un maggior interesse nel voler raccontare anche la storia dei personaggi e non solo l'ambiente in cui si muovono.

Per contro a Paperopoli si unisce al gruppo Pico che viene coinvolto nella spedizione di riconsegna delle monete rubate da Amelia agli altri ricconi, quelle mostrate nella storia d'esordio della strega partenopea da Carl Barks. Nel complesso questo secondo episodio, con un sempre ottimo Roberto Vian ai disegni (nessun altro errore geografico da segnalare!), possiamo considerarlo in qualche modo interlocutorio, con unico evento rilevante l'assalto delle streghe vulcaniche al deposito di Paperone.
Enna dunque applica la classica ricetta del fantasy, con il gruppo di eroi che si separa in missioni parallele, ma comunque tutte fondamentali per la riuscita del loro piano. E' anche per questo che questo secondo episodio risulta sostanzialmente interlocutorio, visto che i vari personaggi sono all'inizio del loro viaggio.

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