Stomachion

lunedì 26 gennaio 2004

Il tempo dei pandori

La città di Cosenza ha una geografia particolare: sorge ai piedi del fiume Crati, in una valle circondata da sette colli (dove l'ho già sentita, questa?) per cui è sempre difficile che la neve arrivi in città. E quando arriva, ciò vuol dire che i paesi montani sono ben coperti.
Ieri, tra le 19:30 e le 20:00, a Domanico, paese in provincia di Cosenza, dove abito, ha iniziato a cadere la neve. In poco tempo aveva già coperto per un paio di centimetri o poco più il terreno. A casa si pensava già che il mattino successivo ci saremmo trovato coperti dalla neve, ma così non è stato.
Di solito mio padre esce presto al mattino per andare al lavoro (prima dell'alba) e per potergli dare una mano al mattino, quando nevica, anche mia madre scende alle 3:30, 4:00 del mattino. Questa mattina mi sono aggregato anche io, per poter essere qui a quest'ora all'Università. La situazione lungo la strada non è proprio impraticabile, ma certo è che la neve, già alle 4:00, iniziava a ghiacciarsi: per fortuna la giornata è stupenda e il cielo è limpido e se i vari comuni avranno la bella idea di spargere per le strade il sale, questa nevicata di fine gennaio non avrà portato molti problemi.
E' stata, però, una nevicata ben strana: già scendendo verso la città avevamo avuto sentore del fatto, ma i commenti di alcuni ragazzi del pronto intervento ACI hanno confermato quella prima impressione.
Per scendere da Domanico a Cosenza dobbiamo attraversare due paesi: Carolei e Vadue (che in realtà è frazione del primo, ma potrebbe benissimo fare paese a sé). Ebbene, in pratica c'era più neve verso Vadue che da noi a Domanico; infatti, sulla strada tra Carolei e Vadue abbiamo trovato un paio di auto abbandonate in salita: probabilmente non riuscivano a salire o i conducenti hanno preferito non avventurarsi, nonostante la nevicata fosse meno fitta di quella di due anni fa, quando anche la città prese la sua bella dose di neve!
Questa mattina, poi, con il sole alto nel cielo, uscendo per andare a prendere il bus che mi avrebbe portato qui all'Università, mi sono guardato intorno e ho visto le montagne innevate che circondano la valle: come dice mia madre, sembrano tanti pandori con lo zucchero di sopra...
L'aria è fresca e frizzante. Sa di pulito ed è un piacere respirarla. Per le strade circolano auto con la neve di sopra, che forse solo ora inizia a sciogliersi, ma il traffico non è caotico come ogni giorno. Sembra che la neve abbia il potere di calmare gli animi e di ripulire il mondo dalle proprie tossine. Non è sempre molto comoda per le attività umane, forse sarebbe più gradite nel fine settimana, ma, d'altra parte, siamo in inverno e dobbiamo cercare di viverla al meglio.
Come sempre, del resto.

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