Forse leggere Ed McBain dopo Hemingway non permette di giudicare bene il giallista statunitense, ma anche confrontandolo con, per esempio Mio figlio, l'assassino di Patrick Quentin, il famoso McBain non ne esce così originale come sembrerebbe leggendo la quarta di copertina di Un lunedì nero.
Ad ogni modo presenta una scrittura semplice con dei dialoghi sicuramente incisivi, mentre il romanzo come giallo risulta non troppo complesso, anche considerando l'ambientazione del mondo degli agenti letterari, che non vuole seguire i cliché del genere poliziesco (più o meno per esplicita ammissione), ma che alla fine è un cliché dalla prima all'ultima pagina.
A conti fatti non è certo un capolavoro, né tanto meno una lettura essenziale di genere, ma resta comunque una lettura gradevole e veloce per le vacanze.
P.S.: in ogni caso non è stato un lunedì poi così nero!
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