Stomachion

domenica 14 giugno 2020

Topolino #3368: Riparte il campionato

Il calcio, si sa, è lo sport più amato in Italia, per cui era più che ovvio che l'editore che ha inventato le raccolte di figurine non ideasse un progetto multimediale come Il torneo delle cento porte. La multimedialità sta nel fatto che, insieme con la serie, lanciata dalla sempre ottima copertina di Andrea Freccero, viene diffuso anche un album dove attaccare le figurine dei calciatori che partecipano a questo grande torneo paperopolese.
Prima, però, di scendere nei dettagli, iniziamo con la seconda e ultima puntata de Le onde Skerz:
Effetto farfalla
Come fatto notare dal redazionale introduttivo alla storia, le farfalle energetiche che abbiamo visto settimana scorsa nella prima puntata della nuova storia di Casty, hanno portato letteralmente il caos sulla gioiosa isola vacanziera di Gioiosity.
La storia, come abbastanza intuibile sin dalla prima puntata, si basa su una scoperta scientifica dai risvolti imprevisti per gli scopritori e dalle applicazioni pratiche limitate, in questo caso commerciali. In particolare è l'imprevisto della bufera che costringe vacanzieri e personale a restare sull'isola di Gioiosity a generare il contagio di scherzite acuta che travolge gli isolani.
Alessio Coppola, che ha disegnato la storia, riesce a rendere nel modo migliore possibile le situazioni ideate da Casty, risultando alla fine un'ottima scelta.
Il torneo delle Cento Porte
A Paperopoli si trova il Villaggio delle Cento Porte, un vero e proprio centro sportivo realizzato da uno dei più noti calciatori paperopolesi, Andrew D. Ribbling. Giunto ormai alla pensione, il vecchio e ricco ex-calciatore decide di vendere il terreno, ma per scegliere il compratore organizza un torneo di calcio a sei squadre. Il finanziatore della squadra vincente otterrà il terreno.
Ribbling, però, nella sua ingenuità, pensa che i contendenti, Paperone, Rockerduck, Cuordipietra, Filo Sganga e i Bassotti, non abbiano alcun secondo fine se non la passione per il calcio. A quel punto, per cercare di salvare il centro sportivo pubblico delle Cento Porte i nipotini prima cercano di convincere Ribbling a cancellare il torneo, quindi partecipano con una loro squadra guidata da Paperino e Paperoga. La saga, ideata da Marco Nucci con il supporto ai disegni di Donald Soffritti, che per l'occasione ha ingentilito il suo tratto, presenta una piccola chicca interessante: i nipotini interessati al calcio sono solo due, come nella recente riscrittura proposta da Bruno Enna.
Oltre a questo riferimento a saghe precedenti, che permette di costruire un legame anche con il lettore più fedele della testata, la storia presenta anche tutti gli elementi giusti per appassionare: gli intrighi dei partecipanti, la passione per il calcio, la sfida della squadra di Paperino contro i colossi dei tre magnati presenti nel torneo. Ciò che forse è un po' mancato è proprio il gioco: il racconto della partita d'esordio del 313 team è molto sintetico e forse, essendo il primo episodio, ci si poteva dilungare un po' di più. Si spera che nei prossimi episodi i due autori siano riusciti ad equilibrare meglio le due anime della saga, che ovviamente non inventa niente, riprendendo temi tipici di molti prodotti sportivi fumettistici e cinematografici.
Ovviamente il benniano che è in me non poteva non pensare alla pallastrada!
In volo con Paperone
Paperon de' Paperoni deve andare in un lungo tour affaristico, quindi prima tormenta la città con i lavori per, apparentemente, spostare il suo denaro in un luogo più sicuro, quindi coinvolge i nipoti in questo viaggio intorno al mondo a bordo di un aggeggio tipicamente ciminiano: una lumaca gigante in grado di volare, camminare, scalare e andare sott'acqua.
La storia, nata dalla vulcanica mente di Fabio Michelini, si sviluppa tra gag divertenti che coinvolgono i Bassotti e spunti interessanti come la fattoria subacquea di Paperone, che ha generato un piccolo thread su twitter grazie a uno spunto di Amedeo. Disegnata da Maurizio Amendola, ha una struttura classica, forse un po' scontata, ma comunque una lettura gradevole e divertente.
Silenzio, c'è Paperoga!
Anche questa settimana faccio l'eccezione per una delle storie brevi del numero, in questo caso Sulla vecchia ferrovia di Enrico Faccini. Per poco non è stata la storia scelta per uscire sul Cappellaio Matto, ma alla fine ho optato per altro. Il motivo della possibile scelta è essenzialmente dovuto alla situazione in cui si trova Paperoga: una buca di potenziale.
In pratica il buon Paperoga guida un carrellino lungo un binario che ha un inizio a una data altezza e una fine, alla stessa altezza, mentre il percorso prevede una discesa fino a un livello in basso e quindi una salita. In caso di assenza d'attrito, Paperoga sarebbe stato destinato a muoversi in eterno tra l'inizio e la fine, ma la situazione era molto più realistica, così il nostro squinternato eroe è stato costretto a subire le conseguenze di un urto ad alta velocità in discesa e le fatiche di una dura salita, che alla fine si è conclusa con una rovinosa scivolata sul fondo della buca di potenziale!

Nessun commento:

Posta un commento