Stomachion

domenica 21 aprile 2024

Grandi Classici #100: Una storia popolare

20240421-grandi-classici-100
Avavo dedicato un articolo a una delle poche testate interessanti disneyane rimaste all'epoca in edicola, i Grandi Classici, scrivendo una piccola storia della testata, nata nel 1980 e poi rivoluzionata da Luca Boschi nel 2004 un numero alla volta fino più o meno alla formula attuale, con un'intera sezione di Storie superstar. Come scrivevo in quell'articolo, infatti, riprendendo l'idea dei Paperino mese tematici impostati proprio da Boschi, quest'ultimo proponeva un gruppo di storie legate da un filo rosso comune, che spesso strabordava anche in una o due storie all'interno del sommario del numero, ma non così apparentemente super.
Con la scomparsa di Boschi, la testata finì nelle mani di Pierluigi Gaspa, che ha proseguito con l'idea di Boschi, all'inizio impostando i numeri seguendo gli appunti lasciati da quest'ultimo, ma apportanto alcune modifiche abbastanza evidenti, come la scomparsa dal sommario di storie realizzate da autori non italiani. Gaspa era salito a bordo della testata dopo la prematura scomparsa di Boschi nell'estate del 2022 a partire dal #244 di agosto di quell'anno. Nella sua gestione, a parte qualche scelta di sommario che lasciava perplessità (ma da cui non era comunque esente neanche Boschi), però è riuscito a recuperare alcuni autori su cui c'era poca attenzione, cosa che lo stesso Gaspa ha rivendicato negli articoli di questo centesimo numero. Autori come Onofrio Bramante, Giorgio Bordini e soprattutto Ambramo e Giampaolo Barosso cui venne dedicato esplicitamente un numero, l'#85, con un articolo di introduzione alle Superstar a firma di Francesco Stajano, che forse è il mio numero preferito della sua gestione.
Questo centesimo numero, però, risulta anche un nuovo punto di cambio della testata, un po' come lo fu il passaggio dal #350 della prima serie (che celebrai con un essential 11) al primo numero della seconda serie: l'espansione dei redazionali, infatti, non sembra sia solo una occasione celebrativa, ma un appuntamento fisso della testata che, quindi, promette di approfondire autori e storie trascurate da un po', in perfetto stile boschiano!

Nessun commento:

Posta un commento