La prima volta che ho sentito parlare di Fanteria dello spazio è nel film Starship Troopers di Paul Verhoven. Oggi, dopo aver letto il libro, posso dire che, a parte le variazioni nella trama (nel film Juan Rico fa la figura dell'eroe, cosa che non è nel romanzo di Heinlein, di cui è il narratore in prima persona), l'atmosfera è simile in entrambe le opere: una esaltazione dell'esercito, nel film forse spinta anche troppo all'eccesso.
Comunque, nonostante lo spinto militarismo del romanzo stesso, uno dei capitoli più belli e importanti è sicuramente l'ottavo, con la discussione sulla pena di morte e sulla morale, che pur se da un lato rendono condivisibili le motivazioni di chi vuole la pena di morte, dall'altra presenta alcune considerazioni di ordine morale e comportamentale sull'educazione dei ragazzi altamente profonde: in anticipo sui tempi, Heinlein inizia già a mettere in discussione gli ultimi sistemi educativi, che suggeriscono di non utilizzare violenza contro i giovani. Il romanzo, poi, descrive anche una delicata situazione generatasi, in un tempo più o meno lontano, tra l'alleanza tra americani e russi e l'alleanza cinese, che poi ha portato all'ultima guerra sulla Terra e al governo quasi militare presente in tutti i paesi del mondo.
In generale, comunque, è uno dei più bei romanzi di fantascienza mai letti e sicuramente uno dei più belli dello stesso Heinlein, semplicemente un maestro!
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