"Il mio amore eterno per te sarebbe esprimibile solo con una apertura delle mie braccia pari alla circonferenza del mondo al quadrato."
Essa ci pensò un po' su e poi mi dimostrò che la frase poteva essere matematicamente espressa così A e (amore eterno) = a m c2 (Apertura bracciale Mondo Circonferenza al quadrato).
Ma poiché le due "a" si potevano cancellare, in quanto termini uguali dell'equazione, restava e = mc^2
Ovvero la formula della relatività. Il mio amore non era quindi né eterno né grande, ma del tutto relativo nello spazio e nel tempo. Ciò dimostrato, essa mi lasciò.
(dalla lettera di Kook a Mei su Terra! di Stefano Benni)
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