Stomachion

martedì 19 giugno 2018

Una scimmia sulla schiena

Prima della quadrilogia immaginifica, lisergica e a tratti pre-cyberpunk costituita da Pasto nudo, La morbida macchina, Nova Express e Il biglietto che esplose, Wlliam Burroughs iniziò la sua carriera con un dittico per molti versi catartico e fortemente autobiografico come La scimmia sulla schiena e Queer.
Protagonista dei due romanzi è lo stesso Burroughs, nascosto dietro l'identità di William Lee, tossicomane allo sbando che periodicamente entra ed esce dalla dipendenza dalle sostanze stupefacenti senza mai riuscire ad abbandonarle completamente fino a che non decide di andare alla ricerca dello yage, da cui sembrava fosse stata isolata la telepathina. Nota anche come armina, è un alcaloide fluorescente che inibisce le ammino ossidasi allo stesso modo dei farmaci antidepressivi. Ha inoltre la proprietà di prolungare gli effetti allucinogeni in alcune sostanze: non a caso si trova all'interno di una liana sudamericana utilizzata nella cerimonia dello yage o ayahuasca, tradizionalmente utilizzata per scopi rituali o terapeutici, ma che ha anche effetti allucinogeni.
Tutto questo non poteva non avere interesse per Burroughs, e dunque per Lee, che così nel finale di Junk si mette alla ricerca della telepathina, proseguendo tale ricerca in Queer. In questo secondo libricino, il tema principale è la relazione amorosa del protagonista con Eugene Allerton, personaggio un po' ambiguo nella descrizione che farà un po' penare il nostro protagonista.
Nel complesso i due romanzi sono una descrizione, per lo più dettagliata, di uno dei periodi più difficili nella vita dello scrittore statunitense. In particolare Queer venne scritto subito dopo l'uccisione accidentale della moglie Joan Vollmer con una pistola, sebbene ciò che più ne limitò la pubblicazione non fu tanto un qualche problema stilistico dovuto all'influenza dello stato d'animo dell'autore, quanto il tema delle relazioni omosessuali (non solo Burroughs, ma anche Lee non potevano essere classificati come omosessuali, avendo entrambi avuto anche relazioni, pure soddisfacenti, con delle donne).
Ad ogni buon conto, oltre a fornire uno spaccato ben preciso nella vita disordinata di un tossicodipendente, leggere Burroughs in generale e in questi due testi in particolare apre la strada per il lettore a tutta una serie di approfondimenti nel campo della chimica delle sostanze naturali.

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