Alzai gli occhi ed esaminai il soffitto della mia prigione. Era a un'altezza di trenta o quaranta piedi e costruito in modo molto simile ai muri laterali. In uno dei suoi scompartimenti si vedeva dipinta una figura molto singolare che assorbì tutta la mia attenzione. Era la figura del Tempo, come di solito viene rappresentato, salvo che, invece di una falce, teneva quello che a prima vista presi per l'immagine di un grosso pendolo, come se ne vedono negli orologi antichi. Vi era qualche cosa però nell'aspetto di quell'ordigno che mi portò ad esaminarlo con maggiore attenzione. Mentre lo guardavo direttamente di sotto in su (poiché si trovava proprio sopra di me) credetti di vederlo muoversi. Un momento dopo questa idea venne confermata. La sua oscillazione era corta e, naturalmente, lenta. Lo stetti a guardare per alcuni minuti con una certa diffidenza e soprattutto con stupore.- da Il pozzo e il pendolo (pdf) di Edgar Allan Poe, traduzione di Delfino Cinelli
Dopo l'abbandono di Tarja Turunen (o la sua cacciata: i punti di vista su questa vicenda sono due e molto differenti), i Nightwish ingaggiarono Anette Olzon come voce femminile per cinque anni, dal 2007 al 2012. Anche in questo caso la separazione non è stata delle migliori, ma sta di fatto che Anette, nonostante l'apparente simpatia, non entrò certo nei cuori degli appassionati, evidentemente ancora affezionati alla Turunen. Il suo posto venne poi preso dall'olandese Floor Jansen, che si è rivelata degna sostituta della Turunen, ma nel frattempo la Olzon ha fatto in tempo a cantare una delle canzoni più interessanti e ispirate di Tuomas Holopainen, evidentemente ispirata a Edgar Allan Poe e al suo mistico racconto Il pozzo e il pendolo:
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