Stomachion

lunedì 28 ottobre 2019

Your Name

Avevo scritto che, grazie a Netflix, avrei recuperato Your Name e così è stato. Do', però, una delusione a tutti i fan del film di Makoto Shinkai: sono tra i pochi (spero che ce ne siano, in effetti...) che ha preferito Weathering with You. Questo, però, non vuol dire che Your Name sia un brutto film, anzi tutt'altro! Vediamone in breve la trama:
Ci sono questi due ragazzi, Mitsuha Miyamizu, studentessa che vive in una cittadina sui monti giapponesi, e Taki Tachibana, studente di Tokyo, che a un certo punto iniziano a scambiarsi, più o meno come accade in Tutto accadde un venerdì, solo che a differenza delle protagoniste del film disneyano del 1976, i due non si sono mai incrociati. Questi scambi, come si intuisce dal montaggio iniziale e poi dalla raccolta di informazioni che Taki porterà avanti, sembrano legati al passaggio accanto alla Terra della cometa Tiamat, inventata per l'occasione. In questo caso è interessante spendere due parole sulla scelta del nome della cometa. Tiamat, infatti, nella mitologia babilonese è la dea primordiale degli oceani e delle acque salate, nonché madre di tutto il cosmo. Rappresentata come serpente marino o drago, è anche il simbolo del caos primordiale. In effetti alcuni degli aspetti della dea babilonese si possono ritrovare nella trama e nel ruolo che la cometa vi svolge. Inoltre questo oggetto celeste può essere letto come l'elemento che lega l'universo con la Terra e gli esseri umani in una maniera molto più sottile e sofisticata della lettura mitologica.
Una delle scene più interessanti del film è, infatti, quando Mitsuha confessa ai suoi amici degli scambi con Taki, e lì ecco che arriva un'ipotesi che chiunque prenderebbe assurda: l'idea dei molti mondi, o degli universi paralleli, di Hugh Everett. L'idea, però, non è così peregrina per un semplice motivo: sostanzialmente Your Name è un enorme paradosso temporale in cui i due protagonisti si ritrovano rinchiusi in una sorta di loop.
Ora, come ho scritto in varie occasioni, il famoso articolo del paradosso EPR ha dato il via ufficiale alla ricerca di nuove interpretazioni della meccanica quantistica alternative a quella probabilistica di Max Born e degli altri allievi della scuola di Copenaghen. Anche la teoria dei molti mondi di Everett nasce da una interpretazione alternativa della meccanica quantistica. E in particolare la possibilità di avere dei loop temporali emerge proprio all'interno di contesti matematici di questo genere. Dunque, alla fin fine, il pastiche scientifico su cui si poggia Your Name, per quanto non lo si possa classificare completamente come fantascientifico, non è così... pasticciato! D'altra parte non è neanche questo l'elemento chiave del film: Shinkai, infatti, vuole semplicemente scrivere una storia d'amore non banale tra due adolescenti, e soprattutto lasciare un messaggio agli spettatori adulti nella parte conclusiva della pellicola.
Certo ci sono anche altri temi portanti, come il confronto indiretto tra vita cittadina e vita di campagna, ma sostanzialmente come in Weathering with You, anche in Your Name, nonostante la centralità di Tokyo, lo stile di vita genuino sembra avere una certa superiorità morale.
Ad ogni buon conto, al di là della leggera preferenza personale, anche in questo caso stiamo parlando di un gran bel film dell'era animata giapponese post-Miyazaki, che possiamo considerare decisamente in buone mani!
P.S.: nella speranza che non mi sfugga, vi segnalo che il 2, 3 e 4 dicembre uscirà l'edizione italiana di Children of the Sea di Ayumu Watanabe tratto dall'omonimo manga di Daisuke Igarashi. Siete avvisati: sarà fantastico (parere basato sulla visione del trailer)!

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