Stomachion

domenica 18 febbraio 2024

Topolino #3560: La sensazione di qualcosa di sbagliato

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In realtà non è una sensazione, nel senso che non so bene cosa ci sia che non vada nel finale di Ducktopia, ma lo so perfettamente: una seconda occasione a Gambadilegno. Il problema principale è che non sappiamo nulla di come il buon Pietro abbia passato il suo periodo da re su Ducktopia, per cui quando nel corso del confronto con Pietro il puzzone, una delle sue versioni alternative nel multiverso, la più pericolosa, il nostro Gamba sembra riecheggiare il Conan che da semplice ladro diventa, alla fine, re, forse più che "sbagliato", si dovrebbe parlare di qualcosa di mancante, di quel percorso del personaggio, Pietro appunto, che lo rende migliore. Accontentarsi di lasciarlo intuire, con sprazzi di battute qua e là, non fa onore né a Francesco Artibani, né tantomeno a Licia Troisi, di cui ricordo le intense pagine in cui scavava nella psicologia di Nihal. Per contro, però, il resto della storia scorre fitta e quasi senza respiro, mostrando come sia possibile riuscire a mescolare con profitto generi apparentemente molto differenti come il fantasy e la fantascienza (cosa che, peraltro, anche altri bei romanzi hanno fatto in passato). A tutto questo fa da perfetto collante Francesco D'Ippolito, che, se possibile, disegna l'episodio migliore della saga.
Sarà, ad ogni modo, interessante vedere quanto tempo impiegherà Gambadilegno per sfruttare la situazione in cui si è trovato al suo ritorno Topolinia (se lo chiedete a me, diventerà protagonista di una bella storia distopica... ah... no... è già successo, è c'ho pure girato un video, che spero arriverà presto!).
Il grosso del numero, però, è occupato da La cupidigia di Cupido, storia in tema San Valentino (d'altra parte la data di uscita ufficiale del #3560 è 14 febbraio) di Sergio Badino e Carlo Limido. Badino, che nell'ultimo periodo è tornato stabilmente sulle pagine di Topolino, ci propone una variazione su un tema non molto usato: Paperone che si innamora di Brigitta. Qualcosa del genere era già avvenuta nel 1991 grazie a Nino Russo e Guido Scala. In quell'occasione era stato un profumo all'oro a indurre dei non troppo sinceri sentimenti amorosi in Paperone. Nel caso della storia di Badino e Limido abbiamo, invece, l'intervento di Amelia, ovviamente interessata all'ottenimento della Numero Uno per il suo magico amuleto.
La storia, al tempo stesso divertente e struggente come solo in pochi altri autori sanno fare (mi viene in mente così di getto Marco Bosco), ha forse una sola pecca: il livello del denaro che si abbassa, cosa che, considerando la quantità di denaro presente nel deposito, è un po' difficile che possa accadere anche con tutte le spese affrontate da Paperone nel secondo tempo (o per meglio dire Paperone dovrebbe spendere cifre dal miliardo di dollari in su).
Il numero si chiude con Paperina Didone e la pelle di bue di Luca Barbieri ed Emilio Urbano. Questa è la prima storia di una nuova serie di produzione Disney, La grande mitologia papera, che porta su Topolino e le altre testate disneyane nel mondo, una interessante reinterpretazione disneyana dei miti dell'Antica Grecia. E si inizia con Didone e la fondazione di Cartagine, in particolare con la scelta del luogo su cui sarebbe sorta una delle principali potenze marittime dell'epoca. Spero che il video dedicato a questa storia riesca a uscire nel più breve tempo possibile, visto che il classico problema di Didone è, a tutti gli effetti, un interessante problema matematico!

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