Stomachion

martedì 18 febbraio 2025

Darwin, Nevada

20250218-darwin-nevada-una-scena
Tutto inizia quando, nel 2020, dopo un esame degli scaffali della biblioteca durato ben 19 anni, l'università di Cambridge aveva lanciato un appello per chiedere la restituzione di un paio di taccuini di Charles Darwin contenenti gli appunti del naturalista, redatti nell'arco della sua vita. La preziosa testimonianza del lavoro di Darwin ha un'importanza storica unica, visto che permette di ricostruire il processo con il quale il naturalista è giunto alla sintesi della teoria dell'evoluzione. Questi taccuini vennero ritrovati poco dopo, il 9 marzo del 2022. Che cosa hanno passato nel corso di questi 20 anni non lo si sa bene. L'unica certezza è che sono stati conservati in perfette condizioni, evidentemente da un appassionato del lavoro di Darwin.
A partire da queste premesse Marco Paolini in collaborazione con Matthew Lenton costruisce uno spettacolo in cui immagina cosa sia accaduto a questi taccuini nel corso di questo lungo periodo. Ne nasce una storia di cui Paolini è voce narrante e in qualche modo fantasmatico co-protagonista, mentre gli altri personaggi si muovono un po' come in una classica storia on the road all'americana, un po' come in una specie di elegia alla natura e all'evoluzione. Il tutto in una specie di ghost town, uno di quei paesotti sperduti della vasta pianura statunitense, Darwin, in Nevada.
Amore, morte, farfalle e sabbia del deserto si intrecciano per raccontare la storia di Darwin, tra passato e presente, proponendo in maniera semplice e diretta le idee del grande naturalista inglese.
Di fatto Paolini colpisce nuovamente nel segno, andando a raccontare una delle più rivoluzionarie figure della storia della scienza, questa volta costruendo intorno anche una storia appassionante che si rivolge al presente, evitando così di cadere nell'agiografia.
E comunque, in tutto questo, Darwin c'è. In California.

Nessun commento:

Posta un commento