Stomachion

sabato 13 dicembre 2025

Batman: Schemi oscuri, nel segno delle Leggende

20251213-batman-dark-patterns-01-stratto-cover
Ha il gusto delle Legends la maxiserie Dark Patterns di Dan Watters che nei primi sei numeri pubblicati da Panini Comics nel primo cartonato, Le ferite della città, vede ai disegni un Hayden Sherman che, dopo l'ottima prova sulla Absolute Wonder Woman di Kelly Thompson, ben si adatta, grazie a un tratto realistico ma non troppo, alle tematiche oscure congegnate dallo scrittore londinese.
I primi due archi narrativi, I feriti siamo noi e La voce del palazzo, posrtano "in scena" due aspetti differenti della follia umana. Nel primo Watters introduce un nuovo avversario per Batman che, nel più tipico stile delle storie batmaniane, costringe il lettore a porsi domande su temi importanti, come gli effetti dell'inqinamento sulla salute delle persone, ma anche sui compromessi che siamo disposti a portare a termine pur di non perdere privilegi economici.
La storia, oltre a un nuovo inquietante nemico, introduce anche un nuovo personaggio nel cast: il dottor Sereika, un patologo forense che sarà il collaboratore di Batman e Gordon nel corso degli episodi di questo primo volume.
La voce del palazzo, invece, ricorda un po' Citadel, una Legends di James Robinson e Tony Salmons in cui Batman deve affrontare un palazzo pieno di trappole e criminali per raggiungere un signore del crimine. Allo stesso modo Batman affronta il palazzo delle Blendin Towers in un continuo e labirintico sali-scendi quasi escheriano. In questo caso il senso di squilibrio viene passato al lettore da Sherman non solo con inquadrature e personaggi al limite dell'inquietante, ma anche con una composizione della pagina straniante in grado di trasmettere il senso dell'altezza e la perdita di qualunque punto di sostegno solido all'interno dello spazio della pagina.
20251213-batman-dark-patterns-06-estratto-cover
Watters, però, non propone un nuovo signore del cimine, ma rimette in pista la versione originale del Ventriloquo, Arnold Wesker. Creato da John Wagner, Alan Grant e Norm Breyfogle sulle pagine di Detective Comics #583, rappresenta la sua seconda, disturbata personalità attraverso la marionetta Scarface, nome ispirato al nomignolo di Al Capone. Su Shawcase '94 #8 e #9 Grant e Wagner, questa volta affiancati da Ted Kristiansen ai disegni, raccontano le origini segrete di Scarface, introducendo elementi soprannaturali nella sua creazione. Elementi che vennero sfruttati in maniera più o meno evidente da quel momento in poi dai vari autori che utilizzarono il Ventriloquo. E tra questi autori si aggiunge proprio Watters, la cui storia ruota proprio intorno a tali elementi, in particolare alla capacità di influenzare la personalità delle persone che fanno da ventriloquo alla marionetta.
Il risultato finale sono storie tipicamente batmaniane (a differenza di quanto lascerebbero intendere i redazionali di Solinas) in cui il Cavaliere oscuro diventa il tramite che ci costringe ad affrontare ciò che di più oscuro e recondito si annida nell'animo umano.

Nessun commento:

Posta un commento