A dispetto del titolo, che suggerisce la presenza anche della teoria delle catastrofi, il volume di Luigi Amedeo Bianchi è di fatto centrato quasi esclusivamente sulla teoria del caso, lasciando un piccolo accenno alla teoria delle catastrofi (a ta proposito vi rimando a un articolo che scrissi quasi dieci anni fa). Una parte, in effetti poco nota, della teoria del caos, ovvero la parte relativa alle biforcazioni, è essa stessa introduzione alla teoria delle catastrofi per cui solo ciò giustifica in parte il titolo del volumetto.
Ad ogni modo il libro, per quanto ostico, non utilizza concetti completamente nuovi al lettore della collana, e in ogni caso Bianchi si prende lo spazio per introdurre quei concetti un po' più avanzati necessari alla comprensione del testo insieme con quelli più "basilari" come per esempio potenze, polinomi, derivate che erano stati già affrontati in altri volumi. La definizione più importante e corposa, però, è quella di modello matematico, in particolare quello relativo ai sistemi dinamici, ovvero sistemi che, nella realtà di tutti i giorni, evolvono col passare del tempo.
Devo dire che il testo si è lasciato seguire abbastanza agevolmente, fornendo alla fine una versione più approfondita, ma anche molto chiara, della teoria del caos rispetto a quella divulgativa necessariamente più sintetica.
A completare il tutto i soliti giochi matematici di Maurizio Codogno, questa volta dedicati al concetto della media, e, soprattutto, una delle biografie per me più attese, quella di Evariste Galois: Sara Zucchini è riuscita splendidamente a rendere omaggio al matematico romantico per eccellenza.
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