Partiamo dalle soluzioni dell'equazione di campo della relatività generale di Albert Einstein. Esistono quattro soluzioni che descrivono quattro tipi di buchi neri. Due di questi sono buchi neri stazionari, gli altri due sono buchi neri rotanti. A loro volta questi possono essere distinti in carichi e neutri, ma questa distinzione, alla fin fine, non ha importanza. Ciò che ci interessa è che effettivamente i buchi neri ruotano su se stessi lungo uno dei loro assi di simmetria. E secondo la teoria sarebbe possibile che un buco nero che ruota fino alla velocità della luce si ritroverebbe senza orizzonte degli eventi, esponendo quindi allo sguardo dell'universo la singolarità che prima era nascosta. Si parla, in questo caso, di singolarità nuda.
Un evento di questo genere, però, sarebbe in qualche modo inibito da una serie di teoremi (per esempio la congettura della censura cosmica: si, si chiama proprio così!), e infatti la massima rotazione di un buco nero mai rilevata è quella misurata al centro della galassia NGC 1365, che sta ruotando a circa l'84% della velocità della luce.
Prima di lasciarvi, vi propongo per la lettura la conclusione della risposta del bot di "intelligenza artificiale" presente su Quora:
In conclusiome, mentre un buco nero può ruotare molto rapidamente, non può raggiungere un punto in cui le forze centrifughe contrastano la sua spinta gravitazionale. Il tempo si comporta in un modo che è consistente con la relatività generale, con effetti significativi osservati dovuti ai forti campi gravitazionali.
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