Tra supereroi e Power Rangers!
La trama della storia è molto semplice. La vicenda, ambientata in una Topolinia del domani, vede Macchia Nera farsi appositamente arrestare da Topolino, un ranger dello spazio, per poter liberare dalla prigione satellitare alcuni suoi degni compari per portare a termine un piano di controllo della città. Così il terribile avversario di Topolino riunisce una specie di Injustice League composta da Macchia stesso, Gambadilegno, Bassotti con due recuperi d'eccezione dal passato come il Pirata Orango, che in effetti era già stato utilizzato di recente da Marco Gervasio nella saga dell'estate 2023 conclusasi sul #3517, e Spennacchiotto, aggiungendo, poi, un avversario di Paperinik creato in Italia ma che poi non venne molto utilizzato come il mitico Spectrus, ideato da Bruno Sarda e Massimo De Vita sulle pagine de La pietra zodiacale.Il gruppo, autonominatosi Malvagia alleanza, da il via a un piano complesso, che viene svelato da una spia anch'essa pescata dal passato, quel Gatto Nipp che fu il primo vero avversario di Topolino, all'epoca in cui quest'ultimo era caratterizzato sostanzialmente come un monello.
La squadra riunita da quest'ultimo per contrastare Macchia e il suo gruppo è, invece, costituita da Topolino stesso insieme con Minni, Pippo, Paperino e un Pluto robotico, che quando compaiono per la prima volta insieme nei costumi danno immediatamente la sensazione di essere una versione disneyzzata dei Power Rangers!
Citazionismo disneyano
Pothier, dimostrando di conoscere molto bene il fumetto disneyano (d'altra parte ha ripescato un personaggio italiano scasramente usato persino da noi, nonostante le sue potenzialità), inserisce diverse citazioni, non solo supereroistiche, evidenti per esempio nella gag del nome della Malvagia alleanza, ma anche disneyane. Una su tutte è quella relativa al gigantesco robot ideato da Spennacchiotto e che viene guidato dai Bassotti nel centro della città, esplicito riferimento a La meraviglia scientifica di Carl Barks.Nelle fasi finali della vicenda trova, poi, anche spazio Eta Beta, incontrato su un pianeta alieno dove va in villeggiatura per visitare le sue caverne, chiaro riferimento alla storia d'esordio del personaggio in cui viene ritrovato da Topolino proprio all'interno di una caverna. Interessante, poi, notare come Pilet in un paio di vignette visualizza un effetto particolare relativo al suo difetto di pronuncia: il nostro, infatti, sputacchia!
Tra passato e presente
E' strano per una storia di fantascienza ambientata in una Topolinia del futuro affermare che essa ha soprattutto un occhio al passato e un altro al presente.Il passato ha influenzato la storia non solo per i riferimenti di cui scrivevo poc'anzi, ma anche per il design e le atmosfere della storia, che richiamano alla fantascienza degli anni Quaranta e Cinquanta del XX sexcolo in cui era facile, sia nei romanzi ma ancor di più nei fumetti, imbattersi in città futuristiche in cui gli abitanti si spostano a bordo di piccoli razzi spaziali, identici per design ai razzi progetti dei razzi che si sperava di usare per l'esplorazione spaziale vera e propria.
Anche il robot gigante di Spennacchiotto ha un riferimento a quell'epoca, in particolare a Robby il robot de Il pianeta proibito del 1956. Il riferimento al presente, invece, è forse l'elemento della trama più interessante: i topolinesi, infatti, sono continuamente connessi alla rete grazie agli egofoni, e già il nome dovrebbe far capire quale sia il parere dei due autori relativamente agli smartphone e al loro uso. E forse non è un caso che l'ultima istruzione che Spectrus manda ai cittadini sotto l'azione di un Topolino prossimo alla vittoria sia quella di spingerli a pensare con la propria testa, avendo come effetto quello di abbandonare gli egofoni: direi un esplicito invito ai lettori stessi!
L'ultima osservazione è di ordine scientifico: a un certo punto viene citato il pianeta Palindromo che, secondo Pippo, è distante 450054 km, ovvero all'incirca 3 unità astronomiche, o detta in altri termini da qualche parte tra la fascia degli asteroidi e il pianeta Giove. Con la tecnologia a nostra disposzione un viaggio del genere durerebbe qualche mese, mentre alla velocità della luce ci vorrebbero una ventina di minuti, mentre alla "velocità ipersonica" a cui si muove il razzo dei ranger spaziali ci vogliono tra i 2 e i 3 giorni. Il che ci dice che tale velocità è almeno 260 volte inferiore a \(c\).
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