Questo libro mi è stato regalato da una persona conosciuta tramite facebook, una delle poche persone che seppur conosciute prima virtualmente non hanno affatto deluso le mie aspettative, e che sono davvero felice di aver incontrato.
Ritornando al libro... non è un romanzo, non è una novella, nemmeno un giallo o un noir, si tratta di storie vere, di testimonianze di vita vissuta. Sono donne e uomini che hanno vissuto in prima persona i disagi e le difficoltà che spesso la società pone di fronte a chi invece ha più bisogno, e che hanno combattuto e stanno ancora combattendo le loro battaglie, che sono anche nostre, affrontando ostacoli per niente facili.
Il libro si svolge principalmente su quattro filoni: disabilità, con tutti gli annessi e connessi, a partire dalla famiglia per continuare in un iter burocratico sempre più difficile e sconosciuto per finire con la nostra stessa inciviltà; collegamento Argentina e Italia, l'emigrazione 'forzata' da un paese all'altro e la perdita di persone care che hanno vissuto per aiutare gli altri; Casale Monferrato e l'amianto, con le sue preoccupazioni, le sue morti e le sue malattie causate proprio dall'amianto e la voglia di agire e reagire; Catania e il centro antiviolenza, con i suoi racconti e le difficoltà incontrate negli anni per continuare ad esistere ed essere presenti.
Un libro che apre gli occhi ad un mondo nuovo, che così nuovo non è; un libro che fa capire che esistono persone davvero extraordinarie. Ma soprattutto mi ha fatto capire che ognuno di noi può essere una persona extraordinaria.
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