Avete detto che la "Fiera sgualdrina dovrà cadere". Per caso, parlavate della caduta di Roma e dell'inizio del Medioevo?
Non si fermò il tempo per Roma in tribolo
E, quando cadde, fu da un patibolo.
L'appeso, il dodici, riproduce
Come nel buio poi scese la luce.
La sudata cultura dell'umanità
Fu preda dei barbari e dell'oscurità.
"La ricchezza," Buckminster Fuller disse,
"Son le idee della mente umana infisse"
Come afferrare il costo del retaggio
Perduto in questo medieval linciaggio?
Ma i barbari norreni hanno leggende
In cui Odino appeso a un cappio pende
Per diventare infine iniziato
Del mistero estremo dell'immenso fato.
L'iniziazione, questo è sottinteso,
Può essere un viaggio triste, scosceso,
Un cammino nel sentiero dell'ombra
Perché la via del progresso sia sgombra.
Rivela questa carta che il calvario
Dei tempi più bui fu un mal necessario,
La notte essenziale dell'anestesia
Che a un intervento vitale dà il via.
Roma cade, arriva il buio, vita e storia
E cultura vanno in sala operatoria.
L'umanità è appesa a un filo, viva.
Il fato soppesa ogni alternativa.
(da Metaphore, di Alan Moore e J.H.Williams III, su ABC#13, ed.Magic Press, trad.Leonardo Rizzi, il grande!)
(trad. titolo: uhm! operare!)
(nota: per i colori vedi Promethea)
Nessun commento:
Posta un commento