Iniziamo con Allevi:
La nostra star del piano e della musica classica arriva praticamente puntuale all'appuntamento: nell'attesa la libreria ha ben pensato di trasmettere il video del concerto all'Arena, mettendo in un angolo il pianoforte. In questo modo tutti gli appassionati venuti per vedere il pianista, erano un po' delusi per l'assenza dello strumento.
Non suonerà, già si mormorava in giro, però...
Appena arrivato Allevi (giunto solo, senza accompagnamento di giornalisti come spalla, portando semplicemente se stesso: un grande!) nota che il pianoforte, per quanto non visibile, c'è, e queste sono state, più o meno, le sue prime parole:
Che bello! C'è un pianoforte! Allora prima delle domande suono qualcosa!Applausi inevitabili e attesa per Allevi che si concentra sul piano e ci regala le sue splendide note. L'incontro, nel complesso, tra le due domande, le immagini del dvd e i due pezzi che il tempo dell'incontro gli ha concesso, è stato estremamente emozionante, non solo per l'emozione palpabile di Allevi, ma anche per la sua sincerità, la gioia, l'empatia con tutti noi. In effetti, tra tutte le persone che sono giunte qui alla Feltrinelli, Giovanni Allevi si è dimostrato il più umano e normale di tutti, anche più dell'altrettanto fantastica Noemi!
E per chiudere con Allevi, non mi resta che lasciarvi con la galleria delle foto che ho scattato (devo dire che non sono riuscito ad ottenere la stessa qualità di quelle dell'incontro con Biondi, però):
Qualche problema con l'arrivo di Biondi in libreria: traffico e quant'altro prima fanno arrivare lui in ritardo (un quarto d'ora, comunque, niente di terribile), peccato che per gli stessi motivi anche lo staff dell'ufficio stampa arriva in ritardo, questa volta pazzesco, così tocca aspettare 20-25 minuti prima dell'inizio dell'incontro.
Innanzitutto Biondi è alto, molto alto, veramente molto alto, ma non solo: ha una voce profonda e calda, non solo quando calda (ed è stato fantastico sentirlo dal vivo), ma anche quando parla. Accompagnato dal suo fidato pianista e dal giornalista che di fatto lo ha scoperto (non ricordo il nome di nessuno dei due: potrete mai scusarmi per questo?), ha raccontato sinteticamente passioni e carriera, ormai lunga 15 anni. Una lunga gavetta, dunque, coronata dal successo solo da pochi anni. Una carriera che in un certo senso lo accomuna con Allevi: entrambi gli artisti, infatti, lavorano nei loro rispettivi campi da alcuni decenni ed entrambi sono giunti agli onori delle cronache musicali quasi contemporaneamente, raccogliendo altrettanti consensi e non pochi detrattori, piuttosto invidiosi penso.
Tornando a Biondi, si è esibito sul palco con tre canzoni, due preparate dal suo ufficio stampa e l'improvvisazione conclusiva della cover in inglese di E se domani: alcune emozionanti strofe dalla sua voce jazz. Nella discussione, invece, alcune frecciatine un po' fuori posto ad Amici (di cui il giornalista è giurato: spero che ciò vi aiuti a identificarlo), le domande classiche del pubblico e il racconto della passione di Biondi per Burt Bacharach, che ne sta sostenendo la carriera con l'obiettivo di esportarlo negli Stati Uniti e, soprattutto, gli ha regalato due sue canzoni!
E ora basta con le parole e passiamo alle foto:
Domani è previsto un incontro con il Lupo, il mitico Stefano Benni, quindi aspettatevi un altro resoconto!
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