Sono andato a vedere Sherlock Holmes(1), il nuovissimo film dedicato al personaggio ideato da sir Arthur Conan Doyle interpretato da Robert Downey jr nei panni di Holmes e Jude Law nei panni di Watson (devo dire che Law è più che adatto al ruolo, visto che sembra molto simile a Conan Doyle).
Una delle differenze che più balzano agli occhi (già personalmente rilevata nel trailer) è il rapporto con Irene Adler (interpretata da Rachel McAdams), che si suggerisce molto più intimo di quanto, in realtà, lo stesso Holmes non vuole che sia. Basta, infatti, rileggere il passaggio di Uno scandalo in Boemia, unico racconto in cui la Adler compare:
Per Sherlock Holmes ella è sempre la donna. Molto raramente l'ho mai sentito chiamarla con un altro nome. Ai suoi occhi ella eclissa e predomina su tutto il resto del suo sesso. Non che provasse alcun sentimento paragonabile all'amore per Irene Adler. Tutti i sentimenti, e quell'uno in particolare, erano incompatibili con la sua mente fredda, precisa ma ammirevolmente equilibrata. Egli era, lo concedo, la più perfetta macchina pensante ed esaminatrice che il mondo avesse mai visto, ma come innamorato si sarebbe messo in una posizione molto imbarazzante. Non parlava mai delle passioni più tenere senza sarcasmo o senza un sogghigno. Erano cose notevoli per l'osservatore — eccellenti per squarciare il velo dai moventi delle azioni umane. Ma, per il pensatore allenato ammettere intrusioni simili nel suo proprio delicato e mirabilmente regolato temperamento era introdurre un fattore di disturbo che poteva gettare un dubbio su tutti i risultati delle sue fatiche mentali. Un granello di polvere in un ingranaggio molto delicato, o una crepa in una delle sue potenti lenti, non sarebbero potute essere più dannose di una forte emozione in una natura come la sua. E tuttavia per lui non c'era che una donna, e quella donna era la fu Irene Adler, dalla dubbia e discutibile memoria.In generale Holmes sembra meno misogino di quanto è nei romanzi e, soprattutto, non sembra suonare molto bene il violino, cosa assolutamente falsa. Rileggiamo, infatti, quanto scrive il buon Watson in una scheda che anticipa decisamente quelle che saranno poi diffuse nei giochi di ruolo:
SHERLOCK HOLMES - I SUOI LIMITIC'è da dire che la lista è una valutazione per difetto del detective, essendo compilata all'inizio della conoscenza tra il buon dottore e Holmes, però rende comunque l'idea.
1. Conoscenza della letteratura - Zero.
2. Conoscenza della filosofia - Zero.
3. Conoscenza dell'astronomia - Zero.
4. Conoscenza della politica - Scarsa.
5. Conoscenza della botanica - Variabile. Sa molte cose sulla belladonna, l'oppio, e i veleni in genere. Non sa niente di giardinaggio.
6. Conoscenza della geologia - Pratica, ma limitata. Distingue a colpo d'occhio un tipo di terreno da un altro. Rientrando da qualche passeggiata mi ha mostrato delle macchie di fango sui pantaloni e, in base al colore e alla consistenza, mi ha detto in quale parte di Londra se l'era fatte.
7. Conoscenza della chimica - Profonda.
8. Conoscenza dell'anatomia - Accurata, ma non sistematica.
9. Conoscenza della letteratura scandalistica - Immensa. Sembra conoscere ogni particolare di tutti i misfatti più orrendi perpetrati in questo secolo.
10. Buon violinista.
11. Esperto schermidore col bastone, pugile, spadaccino.
12. Ha una buona conoscenza pratica del Diritto britannico.
Per il resto il film sembra un'insalata, comunque ben fatta, di vari racconti del canone (che visto che non leggo da un po', non posso citare con precisione: al momento oserei aggiungere, oltre allo Scandalo, La Lega dei Capelli Rossi) e rappresenta molti dei caratteri salienti del personaggio con una certa fedeltà: interessato alla scienza, curioso, abile a travestirsi, buon pugile (forse in questo caso hanno un po' ecceduto), grandissimo detective. Punto di merito del film è stato lasciare da parte l'antipatica frase Elementare, Watson!, non presente nei romanzi, per la più corretta:
Quando hai eliminato l'impossibile, qualsiasi cosa resti, per quanto improbabile, deve essere la verità.Non dimentichiamo poi l'aspetto un po' trasandato, il non portare mai il cappello, la gran quantità di esperimenti scientifici e intellettuali, il modo in cui si lascia andare quando non ha un problema scientifico per le mani.
Credo che, a parte il rapporto con la Adler, il film sarebbe piaciuto a sir Arthur.
Riguardo la tecnica registica, infine, direi che Ritchie, il regista, si ispira sia a Matrix sia a Batman, quest'ultimo film che sta veramente cambiando la tecnica registica, ultimamente: i combattimenti vengono infatti prima visualizzati con la moviola, in stile Matrix, e poi a velocità reale in stile Batman.
Nel complesso un bel film, dove incombe la presenza oscura di Moriarty, migliore di quello che appare dal trailer, che a dispetto del titolo, sembra prevedere un sequel.
(1) Per scrivere questo post sono incappato in una delle tante assurdità mai risolte della wiki. A suo tempo cercai di convincere gli altri wikipediani che quando si cerca nucleo, è un po' difficile pensare a qualcosa di diverso dal nucleo atomico. Alla fine, visto che comunque le mie argomentazioni non erano convincenti, nucleo è diventata una pagina di disambiguazione. Avendo questo come precedente digito holmes nella casella e premo invio invece di cliccare su ricerca, pensando di incappare o nella pagina di Sherlock, o in una di disambiguazione creata ad hoc vista l'uscita dell'omonimo film. Invece incappo nell'articolo dedicato all'Office Large Major Enquiry System (cosa che non succede nemmeno se digiti atlas: altra pagina di disambiguazione), sistema informatico di investigazione la cui voce wikipediana non ha né una discussione aperta, né una pagina di disambiguazione né un avviso in testa all'articolo: evidentemente non è passato in mente a nessuno che forse a cercare Holmes potesse essere qualcuno interessato a quello letterario! Ovviamente ho provveduto a inserire una nota di disambiguazione. Vedremo come finirà.
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