
Alcune piccole curiosità. Innanzitutto la democrazia dei villaggi lungo il fiume si basa sull'unanimità. Il concetto è semplice: se non si riesce a trovare un compromesso, vuol dire che qualcosa non funziona, e quindi bisogna continuare a discutere.
Poi la capacità degli abitanti di riuscire a muoversi senza perdersi anche nel fitto della foresta (cosa che l'autrice non è riuscita a imparare nonostante tutti gli anni passati), oppure il pensare che sia semplice lavorare, magari alla scrittura di un articolo, e contemporaneamente sostenere una conversazione, che poi è una cosa abbastanza tipica di qualunque sud del mondo!
E poi Fordlandia, la città di lavoratori che doveva portare l'Occidente in Brasile. Che poi l'Occidente c'è arrivato in modi diversi (e in fondo esperimenti come quello di Fordlandia, sempre retti dagli industriali, alla fine sono un po' decaduti anche da noi).
E infine la visita di Roberto Diso, uno dei disegnatori più facilmente associati a Mister No, che era finalmente venutoi a visitare i luoghi che aveva disegnato per anni senza averli mai visti.
Un libro delicato, a tratti leggero, ma non certo banale, che getta uno sguardo inedito su una realtà complessa come il Brasile e, in particolare, l'Amazzonia.
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