Christian Bale e Johnny Depp sono i due fiori all'occhiello di un film, Nemico pubblico, molto ben recitato che racconta gli ultimi anni della spericolata vita di Dillinger, probabilmente uno degli ultimi gangster, sicuramente uno dei più amati dalla gente.
Il film è decisamente intelligente, perché a fronte dell'umanità di Dillinger, oppone la trasformazione della mafia statunitense da organizzazione violenta dedita alle rapine ad associazione affaristica, che tra frodi economiche e finanziarie, inizia a costruirsi una solida facciata pulita, salvo poi sorreggere l'intera economia (mondiale, direi oggi) con affari illeciti. In effetti Dillinger viene tradito proprio grazie ai buoni uffici degli ex colleghi gettatisi sulle scommesse.
Tecnicamente, poi, il film è girato quasi come un documentario: camera a mano, vicinissima in molti momenti ai volti degli attori, con uno stile di regia che richiama Blair Witch Project, mentre scarsi sono gli effetti speciali (intesi come quelli al computer) utilizzati nelle sparatorie, un modo per seguire una vecchia ma efficace e più realistica strada, già percorsa dall'altrettanto eccezionale The Dark Knight. In effetti, a parte alcuni primissimi piani e il ralenty nella scena finale della morte di Dillinger, gli attori si muovono al ritmo normale della vita quotidiana.
Tutto questo porta alla fine ad un prodotto di rara fattura, un piccolo capolavoro in un mercato che comunque sta sfornando dei buonissimi film.
Nessun commento:
Posta un commento