Oggi mi arriva per posta il sunto di una riunione dei ricercatori dell'Unical tenutasi alcuni giorni fa per decidere le forme di protesta contro il tristemente famoso DDL Moratti, reo di voler riordinare le cariche e le carriere universitarie e soprattutto di essere stato approvato senza intervento dei diretti interessati (che, per inciso, hanno - abbiamo, per un pò - prima di tutto protestato senza proporre).
Questo il testo giunto per e-mail:
Deliberazione dell'Assemblea dei Ricercatori UNICAL del 14 Settembre 2004
L'Assemblea dei Ricercatori dell'Università della Calabria, riunitasi presso la Sala Stampa il 14 Settembre 2004, nell'ambito delle azioni di protesta contro il DDL Moratti (recante Riordino dello stato giuridico e del reclutamento dei professori universitari), ha votato ed approvato la seguente mozione:
I Ricercatori dell'Università della Calabria, come estremo segno di protesta contro il DDL Moratti e coerentemente con le attività di lotta annunciate e svolte durante l'A.A. 2003/2004, dichiarano che per l'A.A. 2004/2005 non svolgeranno attività didattica (retribuita e non retribuita) oltre quella prevista per i Ricercatori Universitari dalla normativa vigente (L.382/80), fino a quando il DDL Moratti non sarà ritirato.
I Ricercatori rinunceranno di conseguenza, in modo esplicito, a tutti gli incarichi didattici già attribuiti.
I Ricercatori invitano i professori di I e II fascia ad aderire alla protesta con le stesse forme.
Rende, 14 Settembre 2004
Così per il prossimo anno accademico i ricercatori non faranno più didattica... ma non dovrebbe essere così anche con il decreto Moratti?
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