A volte accadono incredibili coincidenze e, per puro caso, due libri letti uno di seguito all'altro, di generi differenti, presentano argomenti, o meglio argomentazioni, assolutamente identici. Nell'arco delle due ultime settimane (o poco piu'), ho avuto modo prima di leggere un capolavoro della fantascienza, Venere piu' X di Theodore Sturgeon, quindi Il codice da Vinci di Dan Brown.
I due romanzi sono evidentemente differenti: mentre nel primo Charlie Johns, un terrestre apparentemente giunto da un tempo passato, si ritrova su una nuova, utopistica Terra dove le differenze tra i sessi sembra siano state eliminate da una mutazione naturale. La piccola citta' artificiale dove vivono i ledom e' un modello ideale dove gli attriti e le incomprensioni e molti dei difetti autodristruttivi umani sono stati eliminati, proprio grazie al fatto che questi nuovi esseri viventi posseggono contemporaneamente entrambi gli organi riproduttivi maschile e femminile, ottenendo cosi' entrambe le esperienze di madre e padre. Non solo: vengono dimenticate le religioni usuali che pongono un dio piu' o meno lontano dall'uomo, per sostituirle con l'adorazione dei bambini, i figli della societa', il futuro del mondo.
Il secondo, invece, e' un giallo intenso che, nel giro di poche ore (letterarie, non di lettura) prova a risolvere il mistero del Sacro Graal, facendo il punto sulle molte teorie che circondano questa misteriosa reliquia. Alla fine propone una soluzione abbastanza originale e suggestiva, che non giustifica certo molte delle critiche ricevute dal romanzo in se', che resta comunque un romanzo con il pregio di presentare teorie altrimenti di nicchia, ma unendole con sapienza (e certamente ne dimentica molte altre: questo dovrebbe suggerire che le posizioni che apparentemente Brown prende nei confronti dell'intera vicenda del Graal e della Maddalena sono semplicemente funzionali alla storia: una caccia al tesoro tra Francia ed Inghilterra tra indovinelli ed un oscuro nemico di cui poco o nulla si sa.. almeno fino ai capitoli finali!)
Alla fin fine un messaggio sembra accomunare entrambi i romanzi, in un certo senso quello che resta spogliandoli delle vicende e delle teorie romanzate: il genere umano, nel tentativo di imporre un ordine ed un controllo al mondo, reprimono in parte se stessi utilizzando la religione e relegando l'atto riproduttivo ad una nicchia molto piccola di cui parlarne possibilmente in silenzio o in maniera volgare.
Certamente, da un punto di vista letterario, Il codice da Vinci e' di un livello inferiore (e non di poco) rispetto al Pendolo di Foucault di Eco, cosi' come Venere piu' X, piu' leggero e sevogliamo piu' sorprendente del Codice.
Nessun commento:
Posta un commento