Stomachion

domenica 14 dicembre 2008

Il valore della cultura (nei parlamenti esteri!)

Nel 2003 nel parlamento britannico ci fu una accesa discussione sulle equazioni, e già questo da la differenza di vedute e di attenzioni che hanno all'estero nei confronti della cultura e dell'istruzione di base. In particolare Tony McWAlter, laburista (i laburisti stanno nel partito socialista europeo, per intenderci), disse nel suo intervento:
Perché qualcuno dovrebbe appassionarsi alle x e alle y in un sistema di equazioni? Una risposta è questa: perché chi non fa lo sforzo di vedere cosa nascondono quelle x e quelle y, sarà tagliato fuori dalla possibilità di comprendere realmente la scienza [...]. Perché qualcuno dovrebbe tentare di capire le equazioni di secondo grado e i principi che stanno dietro la loro soluzione? Perché puntellano saldamente la scienza moderna, così come i metodi di fusione dei romani erano la chiave della loro cultura edilizia.

Un'altra interessante frase di McWalter è:
Il nostro sistema educativo è diventato troppo incentrato sullo sviluppo delle attuali convinzioni ed entusiasmi dello studente e insufficientemente focalizzato sull'ignoranza.

Tanto che:
Nel mio collegio elettorale di Hemel Hempstead, le donne devono attendere 18 settimane per un test di laboratorio sulla cervicale, perché molti giovani vogliono lavorare in televisione piuttosto che nelle scienze, così non ci sono abbastanza persone che lavorano nei laboratori.

Nel frattempo, in Italia, non si riescono a trovare fondi per la ricerca quasi in nessun campo (ad esempio la ricerca medica, che oggi chiede soldi ai cittadini con Telethon perché quelli che il governo italiano passa non sono sufficienti - non dimentichiamo che anche i soldi che la ricerca medica prende dal governo sono dei cittadini, ovvero dello stato), e quei pochi che riescono a lavorare nella ricerca, a volte rischiano anche la vita.
In Italia non si riesce a trovare nessuno che riesca a difendere la ricerca, sia essa tecnologica e avanzata, sia essa di base, mentre in Gran Bretagna, appena 5 anni fa o poco più, un parlamentare democraticamente eletto riesce a proporre nel suo parlamento una accorata, puntuale nei contenuti e abbastanza competente difesa della cultura matematica e scientifica di base. Qualcosa che, in Italia, ci sogniamo...

P.S.: la prima citazione, nella traduzione di Sara Beltrame, Emanuela Cervini, Andrea Zucchetti, è tratta da L'equazione impossibile di Mario Livio. Le altre citazioni sono tratte da Debate over maths teaching con la mia traduzione, della quale me ne eventualmente scuso.

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