Di Alice e delle altre opere di Carroll mi ritrovo spesso a parlare nella serie dei Rompicapi, mentre il romanzo l'ho letto giusto qualche mese fa nella versione della Feltrinelli, tradotta da Aldo Busi, con testo originale a fronte. E per fortuna c'erano sia il testo originale, sia un discreto apparato di note, altrimenti sarebbe uscito un romanzo piuttosto infantile nella scelta della traduzione. In effetti la traduzione di Busi non riesce a rendere completamente la complessità dell'opera e le note alla sua traduzione si rendono ancora più necessarie. Laddove, invece, le note sono assenti, il confronto con il testo originale consente di far emergere scelte di vocaboli, di inflessioni che in italiano sono molto più infantili dei vocaboli utilizzati da Carroll.
Dell'edizione letta, dunque, l'unico neo è la traduzione di Busi, anche se di questo il lettore è avvisato sin dall'introduzione del traduttore.
(1) Devo ricordarmi di iniziare ad usare il banner colorato realizzato da Peppe.
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