E' uscito sull'ultimo numero di Icarus Persistent evidence of a jovian mass solar companion in the Oort cloud dove John Matese e Daniel Whitmire ricapitolano una teoria che stanno portando avanti dal lontano 1998, se ho ben capito quel poco che ho letto fino ad ora, che si limita all'abstract dell'articolo di cui sopra e alle prime pagine di Cometary evidence of a massive body in the outer Oort cloud, che è cioè la posizione dove dovrebbe trovarsi Tiche, la nube di Oort (vedi immagine di apertura).
Al momento ho esaminato molto velocemente le equazioni newtoniane utilizzate per studiare il sistema della nube di Oort con approccio perturbativo, ovvero, considerando il contributo del Sole e degli altri oggetti del sistema trascurabile, si introduce all'interno del sistema dinamico delle comete della nube una perturbazione costituita da una massa, in questo caso più o meno grande. Di quello che ho letto fino ad ora mi ha colpito in particolare questo passaggio:
If we knew the complete set of orbital elements of the putative bound perturber, then ...Ovvero questa ipotetica conoscenza totale di un sistema lontano e potremmo anche dire piuttosto instabile mi lascia leggermente perplesso. Vedremo nel resto dell'articolo se risolveranno la questione (lo promettono almeno). Nel momento mi preme, innanzitutto, tranquillizzare tutti dicendo che Tiche non è Nemesis (vedi Are periodic mass extinctions driven by a distant solar companion? su Nature del 1984 - sci-hub) per stessa ammissione dei ricercatori nell'introduzione dell'articolo. Quindi, ragazzi, tranquillizzatevi: per ora nulla a che vedere con il 2012. Ci si legge
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