Ho quindi ritenuto importante sostituire OpenOffice con il suo equivalente indipendente. A disposizione, come per ogni utilizzatore, due differenti metodi: scaricare e installare la versione (metodo unico, ad esempio, per Windows), oppure utilizzare il terminale. Ho optato per questa seconda opzione non appena Alberto ha pubblicato le istruzioni a tale scopo, utilissime e comodissime, devo dire!
A conferma della scelta, poi, l'arrivo sul gestore degli aggiornamenti di Ubuntu, degli ultimissimi aggiornamenti della suite, una informazione estremamente gradita.
Come ricorda Alberto nel suo post scriptum, le istruzioni valgono anche per LinuxMint, una distro di Linux che sta ottenendo un crescente successo e che sto valutando di utilizzare in sostituzione di Ubuntu, visto che la distro più diffusa di Linux sta iniziando a seguire Windows sulla strada della grafica accattivante...
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