Le lampade portatili prendono nome dalle "pile" che forniscono loro energia, e sono poi le stesse dei giocattoli, delle radioline, dei minicalcolatori. Quei cilindretti pieni di strane sostanze schifosette che quando escono sporcano tutto hanno un antenato illustre: vennero inventati da Volta, nei primi anni del 1800, quando scoperse che sovrapponendo una "pila" di dischi di rame e zinco alternati a panno intinto in acqua e acido solforico si produceva una lieve corrente elettrica.
In suo onore ancora oggi l'energia delle "pile" (e non solo quella), è misurata in "volt".
Testo e illustrazione (probabilmente di G.B.Carpi) tratti da Almanacco Topolino n.309
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