Ieri il transito di Mercurio ha tenuto un po' di gente con il naso all'insù. Gli Osservatori Astronomici di mezzo mondo, tempo permettendo, si sono attrezzati per permettere ai visitatori di osservare il passaggio di un puntino scuro piccolo piccolo giusto davanti alla faccia del Sole. La NASA ha realizzato un timelapse del transito del pianeta utilizzando le immagini catturate dal Solar Dynamics Observatory. Nella didascalia del video, pubblicato su instagram, viene spiegata l'importanza del transito, anche in una situazione come quella di un oggetto a relativa "portata di mano" come Mercurio.
A fianco del timelapse, su youtube sempre la NASA ha rilasciato un video molto più emozionante e intenso, non solo per via della colonna sonora, ma soprattutto quando ci si rende visivamente conto delle proporzioni tra Mercurio e il Sole, quando ci si rende conto che quel puntino piccolo piccolo che si muove nel video sta ruotando intorno al Sole da migliaia e migliaia di anni ed è appena poco più piccolo della Terra (il suo diametro equatoriale è all'incirca 2.6 volte più piccolo di quello del nostro pianeta). E noi, da un puntino di poco più grande, sempre lì a ruotare nello spazio intorno al Sole, siamo stati in grado di osservare il transito di un altro pianeta.
Ecco: forse la scienza ci ha tolto dal centro del Sistema Solare spostandoci via via sempre più in periferia, ma al tempo stesso ci ha fornito gli strumenti per poter osservare con occhi nuovi ed emozionati il cosmo che ci circonda. In un certo senso spostando la fierezza di essere al centro dell'universo alla fierezza di essere piccoli, ma di non arrendersi di fronte a questa difficoltà.
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