Il chimico Alfred Walter Stewart come giallista fu meglio notto sotto lo pseudonimo di J. J. Connington, che gli permise di proporre alcuni capolavori del giallo investigativo. Il suo personaggio più noto è Sir Clinton Driffield, capo della polizia, coprotagonista anche di Otto innocenti e un colpevole, probabilmente il più debole tra quelli che ho letto finora, dove la reale difficoltà non sta tanto nell'intuire l'identità dell'assassino, ma nel capire nel dettaglio come è riuscito a perpetrare i suoi crimini, come sempre mossi dall'avidità.
Ancora una volta il metodo scientifico è fondamentale per trovare le prove contro l'assassino: in questo caso è la prospettiva a giocare un ruolo fondamentale nello studio delle fotografie che dovrebbero costruire il movente che all'inizio scagiona il colpevole, ma che successivamente viene smontato con grande abilità da Driffield.
La produzione di Stewart è, ad ogni modo, abbastanza ampia e ciò che da lettore mi aspetto è che la Polillo riesca a completare la pubblicazione dei suoi romanzi, tutti invariabilmente intelligenti, cosa che, indipendentemente dalla forza narrativa (che non può evidentemente mantenersi costante), è sempre un valore aggiunto.
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