Carl Barks ha utilizzato i paperi per raccontare la società moderna, criticandone gli atteggiamenti sia nelle storie urbane di poche pagine sia nelle avventure di più ampio respiro. In questo senso uno degli autori più barksiani è Giorgio Salati, le cui storie spesso ruotano intorno a un particolare aspetto della personalità dei personaggi disneyani. In particolare con Paperino e... Paperino 2.0, pubblicata su Paperino #434, Salati si concentra sulle difficoltà di ascoltarsi vicendevolmente, ritenendo le proprie esigenze e le proprie idee prioritarie rispetto a quelle degli altri, familiari inclusi.
In questo caso è proprio Paperino a incarnare questo aspetto: come in Mondo Paperino di Carlo Panaro e Silvia Ziche, il nostro viene messo di fronte ai suoi difetti grazie all'ennesima invenzione di Archimede Pitagorico, in questo caso un robot con la memoria e gli schemi mentali del protagonista, mentre nella storia di Panaro e Ziche di fronte a un mondo costituito da Paperini creato da una sofisticata macchina di realtà virtuale.
La storia, dinamica e divertente anche grazie alle simpatiche canzoni ideate da Paperino, si sviluppa rapidamente fino alla sua drammatica, ma educativa conclusione.
Dal canto suo Nicolino Picone, che realizza i disegni, risulta particolarmente efficace grazie a un tratto molto simile a quello di Stefano Intini, salvo alcuni dettagli come il ciuffo di Gastone o il fiocco di Paperina che richiamano, per proporzioni, a Donald Soffritti.
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