- Per cominciare, ci siamo accontentati dell'ipotesi che il gas sia esploso accidentalmente - disse Melander. - Poi, quando finalmente abbiamo avuto la prova evidente che qualcuno aveva cercato di eliminare Malm con l'ausilio di un astuto marchingegno, siamo già sicuri della pista da seguire. Dobbiamo scovare Olofsson. Sottinteso: è Olofsson il colpevole. E poi seguiamo questa traccia come una muta di cani da caccia coi paraocchi. Chissà se non siamo finiti dritti in un vicolo cieco?
- Finiti è la parola esatta - commentò Kollberg, avvilito.
- Questo è uno sbaglio che si ripete volta per volta e che ha distrutto centinaia di indagini importanti. La polizia scopre qualcosa che ritiene di importanza decisiva. Questo qualcosa la induce ad orientarsi verso una certa pista. Tutte le altre ipotesi vengono soffocate o scartate. Solo perché l'ipotesi più credibile risulta quella giusta, si agisce come se fosse sempre così. Il mondo è pieno di delinquenti che l'hanno fatta franca grazie a questa dottrinaria linea di pensiero della polizia.
(da L'autopompa fantasma di Maj Siöwall e Per Wahlöö, trad. Renato Zatti)
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