Innanzitutto è necessario, a partire da due numeri $m$, $n$, definire il prodotto $m \cdot n$ tra i due. Questa operazione può essere definita come la somma di tanti $m$ uno dietro l'altro per $n$ volte o d'altra parte come la somma di tanti $n$ uno dietro l'altro per $m$ volte, e questo ci fa capire come la moltiplicazione sia commutativa (in un certo senso si potrebbe dire che la commutatività della moltiplicazione discende da quella dell'addizione). Questo modo può anche andar bene quando abbiamo numeri di una cifra, ma quando entrambi i numeri hanno due cifre, operare in questo modo diventa piuttosto lungo. Così il metodo classico, o canonico utilizzato a scuola è quello che si fonda sulle tavole pitagoriche e quindi sulle tabelline, e certamente è molto più semplice e veloce delle somme ripetute, ma implica il ricordare una decina di tabelline e l'uso successivo delle somme. Qualcosa del tipo(1):
La seconda di queste moltiplicazioni, quella araba, anche detta a graticola o gelosia, è stata probabilmente sviluppata in India e nel mondo arabo, e probabilmente era nota anche in Cina. La prima traccia documentata in Europa risale al 1478 quando viene diffuso il primo libro di matematica stampato con il nuovo metodo sviluppato nel 1456 da Gutenberg, Larte de labbacho, testo anonimo anche noto come l'Aritmetica di Treviso(3).
Questo tipo di moltiplicazione si basa su una griglia costituita da un totale di righe e colonne pari al numero di cifre dei due numeri da moltiplicare. Ciascuna cifra si inserisce intorno alla graticola nel modo seguente:
Un altro esempio potete trovarlo su Materiali di Prof.G.
La moltiplicazione cinese, invece, è una moltiplicazione che utilizza un metodo grafico(4) basato su rette che si intersecano. Il modo migliore per capirla è vederla in azione (via Maestra Elisa): Il metodo non è molto differente rispetto alla moltiplicazione dei Maya. Gli antichi egizi, invece, svilupparono la così detta moltiplicazione per raddoppio, un metodo giuntoci grazie al papiro di Rhind. Supponiamo di avere due numeri $m$, $n$. Per semplicità e velocità di calcolo supponiamo poi che $m$ sia maggiore di $n$. Per eseguire la moltiplicazione si parte scrivendo sulla stessa riga il numero $m$ di partenza e accanto $1$. Alla riga successiva si raddoppiano entrambe le cifre, e si prosegue in questo modo per raddoppi successivi fino a che non raggiungiamo, sulla seconda colonna, il numero $n$. Un esempio, però, vale più di mille parole e anche in questo caso prendo in prestito quello che ha scritto in proposito Cristofaro per la moltiplicazione tra 124 e 64:
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Il metodo, evidentemente, viaggiò dall'Egitto per arrivare in Russia (forse in Ucraina?) dove probabilmente gli arguti contadini lo adattarono forse sperando di ridurre al minimo il numero di moltiplicazioni da fare. Se siete curiosi di provarlo, eccovi alcuni esercizi dove i primi sono esplicitamente dedicati ai nostri contadini russi.
(1) Matematicamente di Antonio Bernanrdo
(2) Operazioni "elementari": la moltiplicazione di Giovanna Di Donna (ppt)
(3) Larte de labbacho (l’Aritmetica di Treviso, 1478) e la matematica medievale di Giorgio T. Bagni (pdf)
(4) La moltiplicazione grafica: dimostrazionealgebrica e altre curiosit`a di Nicholas Fiorentini
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