Aggiornamento: Per non so quale oscuro mistero la recensione completa non sembra sia stata pubblicata. Sono però riuscito a ricostruire, più o meno, l'intera recensione così come l'avevo pensata all'inizio.
Per cui buona lettura e soprattutto buon ascolto con la colonna sonora che Giorgio Salati ha scelto peril numero 4 di "Law"!
Un po' in ritardo, considerando che il 5.o e penultimo numero è in procinto di arrivare nelle edicole, provo a scrivere un paio di parole su Roxanne, la quarta uscita di Law. La storia, scritta da Giorgio Salati e disegnata da Stefano Carloni è una delle storie più complesse, intricate e ben poco scontate tra tutte quelle finora proposte. Se in effetti per i numeri precedenti gli amanti del genere legal thriller avrebbero potuto capire le intenzioni degli autori, in questo caso probabilmente solo il finale è per certi scontato, ma lo diventa solo alla luce del resto della storia.
Ovviamente per partire nel racconto, bisogna necessariamente iniziare con Bernie/Roxanne, una ragazza apparentemente stuprata da un compagno di scuola e i cui video sono finiti sul web, dove a ben guardare, però, non sembra così poco consenziente. Quindi cosa c'è veramente sotto questo apparente stupro? Cosa nasconde la madre di Bernie, una donna che, forse ossessionata dalla religione, ha cresciuto da sola la figlia, ingabbiandola dentro un ruolo troppo pesante per una adolescente, soprattutto alla luce di quel terribile segreto. Un segreto in grado di dividerla in due...
Ci vuole un certo coraggio per affrontare un tema delicato come lo stupro, ma credo ci voglia ancora più coraggio affrontare anche un problema come (cito da quanto detto dalla dottoressa Miller, la psicologa dello studio Cussler&Brandise) il disturbo dissociativo dell'identità. Questo rende la sfida successiva per i nostri avvocati ancora più interessante, dovendo a questo punto dimostrare che Bernie veniva manipolata da Tommy, il suo presunto fidanzato che in realtà ne sfruttava questo sdoppiamento di personalità proprio per girare i video porno da pubblicare in rete per guadagnare denaro grazie agli utenti iscritti al suo sito.
Tutto questo viene scoperto durante il processo. Tutto questo porta alla sequenza finale, un vero e proprio blues in pancia.
E tutto diventa come una lacrima.
Una lacrima che scende sulla guancia.
Una lacrima per quel che hai scoperto:
Il suo amore, che era come un attimo di pace nella tempesta
Il suo amore era invece una sacca di denaro nascosta
E tutto diventa cento, mille lacrime che scendono dal cielo,
Perché il dolore non è mai abbastanza,
E sembra ci sia solo una cosa da fare quando si scopre di essere stati...
Maltrattati!
E il finale è un blues, uno di quelli che sembrano darti un pugno in pancia. Poi però scopri che questo pugno non è andato proprio a buon fine. Scopri che c'è qualcosa che non è così semplice e lineare, e come la dottoressa Miller ti fermi a pensare a quanto sia stata devastante e terribile tutta la storia, a quanto dolore c'era dietro. E solo la vita, rappresentata dalla figlia (che ha ottimi gusti musicali, a quanto sembra!) nel caso della Miller, o da qualsiasi altra piccola cosa serva a ciascuno dei lettori, può allontanare tutto quel dolore.
E giunge così il momento dei titoli di coda. Delle ultime piccole scene, di vizi, di malattie, festeggiamenti e del Colpo al cuore che si sta preparando.
E non c'è altro da fare se non ascoltare la sigla di chiusura:
P.S.: da musicista e amante di musica, Giorgio ha riempito il numero di riferimenti musicali che ho cercato di mettere un po' in tutto il post, che forse è stato un po' meno obiettivo di quel che volevo, ma il numero mi è piaciuto molto e l'ho veramente letto tutto d'un fiato: direi che se Law voleva anche essere un progetto in parte originale e indipendente dalla fonte ispirativa originaria, ci sta riuscendo molto bene. Certo, se non è troppo tardi, una richiesta a questo punto ci starebbe anche bene, che poi credo sia anche perfetta per la serie: Psycho Circus dei Kiss!
La si potrà ascoltare nell'ultimo numero della serie?
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