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Tranquilli. Potete ridere di ciò. Di quanto sia ridicola la causa della malattia, anche perché la prima parte de Il ribelle di Veritas è fatta esattamente per questo: ironizzare sulla società veritasiana e riderci su. D'altra parte nella seconda parte si soffre insieme con Jack e con il figlio, con i tentativi di un genitore di andare contro l'impossibile utilizzando una terapia assurda tanto quanto la stessa Veritas, una società che dietro il baluardo della verità finisce per diventare molto più alienante, disumana e ignorante delle società che l'hanno preceduta.
Tutto questo viene ottimamente amalgamato da James Morrow, in grado di gestire il registro ironico, in alcuni casi persino comico dell'idea di una società fondata sulla verità, ma anche quello drammatico negli ultimi istanti di vita del figlio di Jack. Una lettura godibile che riafferma il diritto, se non addirittura la necessità sociale della menzogna, la cui assenza rischierebbe di creare una società fondamentalmente ipocrita.
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