Scritta da Casty con il beneplacito/supervisione di Alfredo Castelli, questa è la parodia bonelliana del 2018, che sta ormai diventando tradizionale, tanto che Panini Comics ha deciso di realizzare un volume che raccoglie alcune delle parodie fin qui realizzate. Su questo particolare progetto ci sarà modo di approfondire, avendo seguito la conferenza a esso dedicata, ma per questa sera dedichiamoci a Orobomis.
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Un serpente che si morde la coda
La genesi della storia è da un lato casuale e dall'altro mysteriosa, come afferma lo stesso Casty nell'intervista a corredo della prima puntata. Da un lato è Casty, dopo un pranzo con Castelli, che coglie al balzo l'idea del creatore di Martin Mystère di realizzare una parodia mysteriosa con Topolino protagonista, dall'altro è la stessa redazione di Topolino a proporla all'autore. Il fatto mysterioso è che la telefonata con cui gli viene proposto il progetto arriva esattamente nella sera del pranzo con Castelli!Indipendentemente dai dettagli della genesi, la storia è abbastanza semplice da realizzare: Topolino nei panni di Martin; Minni in quelli di Diana, la storica fidanzata; Pippo in quelli di Java.
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Inoltre Orobomis richiama Brigaboom, la misteriosa isola di Romano Scarpa che compare casualmente nei mari della Terra a sua volta ispirata al fantomatico villaggio scozzese di Brigadoon, protagonista di un film di Vincente Minnelli a sua volta ispirato dall'omonimo musical di Alan Jay Lerner e Frederick Loewe.
Inoltre al lettore attento non sarà sfuggita la vicinanza fonetica tra Orobomis e ouroboros, il nome dell'antico simbolo (un serpente o un drago che arrotolato nell'atto di mordersi la coda) che viene associato all'idea del tempo circolare.
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Tutti questi elementi (e altri ancora) vengono sapientemente mescolati da Casty, che realizza una storia dinamica, appassionante e divertente, ricca anche di inside joke con riferimenti più o meno scherzosi a Martin Mystère, senza dimenticare il messaggio etico (e sottilmente ecologico) sulla conservazione della cultura. Tutto questo rende la storia soprattutto un'avventura di Topolino con un protagonista differente (per quanto somaticamente simile) all'usuale Topolino, sebbene ciò sia probabilmente dovuto alle forti somiglianze con Martin Mystère stesso. D'altra parte la storica Il tirangolo delle Bermude (1977) è un'avventura molto myseriosa che, guarda un po', porta la firma alla sceneggiatura proprio di Alfredo Castelli!
La conclusione della vicenda, forse un po' scontata (ma d'altra parte inevitabile), riserva però un gustoso colpo di scena per il lettore che alla fine pone la parodia sotto una luce un po' meno... parodistica!
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