Il respiro è quello che prende la Ferrari con il terzo posto di Felipe Massa, per la prima volta quest'anno sul podio. Mentre la rossa di Raikkonen ha dei problemi con il radiatore (forse bucato da un detrito nelle prime fasi di gara), costringendolo così al ritiro, le vetture di Ross Brawn si eliminano a causa di una tattica errata: al momento non sono più così forti da potersi permettere tre pit stop senza essere sopravanzati dagli avversari più immediati: la Red Bull di quel genio di Neway, la Ferrari in recupero (lento), la Williams intelligentemente gestita da un bravo team e guidata da un abile pilota come Rosberg, che forse su un'altra vettura avrebbe ottenuto, in cariera, molti più risultati interessanti.
In generale, comunque, questo Gran Premio di Germania 2009 risulta bello e interessante: da una parte per il drive trough che ha dovuto scontare Marc Webber, alla fine trionfatore assoluto della gara, a causa della maschia partenza con Barrichello (che vede ripetersi le scelte da secondo pilota inflittegli già ai tempi della Ferrari, e questo inzia a innervosirlo), dall'altra il recupero delle prestazioni da parte delle altre vetture. Nelle fasi iniziali, infatti, oltre a Red Bull, Ferrari e Williams, la corsa veniva animata anche dalla McLaren, anche se con il solo Kovalainen (Hamilton purtroppo è stato eliminato da una foratura a inizio gara che ne ha condizionato il resto, anche se vista la scomparsa del finlandese della McLaren, giunto alla fine 8.o, si può immaginare che ancora di strada da fare ce ne sia), e dalla Force India che con Sutil è rimasta tra i primi dieci almeno fino all'incidente con Raikkonen che lo ha costretto a cambiare il muso.
Insomma una gara appassionante, che ha riservato sorprese e spettacolo nelle posizioni di rincalzo, anche nel finale quando Alonso, che voci danno sempre più vicino a Maranello (anche se preferirei che venisse Neway!), con una Renault estremamente veloce ha attaccato fino all'ultima curva la 6.a posizione di Barrichello.
Le premesse per vedere una seconda parte di stagione molto meno noiosa della prima ci sono tutte e queste sono legate a quanto vicine saranno nel futuro le prestazioni delle varie monoposto.
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