(si parla della nebbia, perché sulla spiaggia è una giornata di nebbia. A parlare è Dira, una bambina di 10 anni che sta alla... reception)
(...) La notte, poi... capita di non capirci proprio più niente. Pensate che Arlo Crut, una sera, è tornato a casa, ha sbagliato casa ed è finito dritto dritto nel letto di Metel Crut, suo fratello. Metel neanche se ne accorse, dormiva come un sasso, ma la moglie sì che se ne accorse. Un uomo che si infilava nel suo letto. Da non crederci. Bé sapete cosa gli disse, lei?
E qui, nella testa di Padre Pluche si scatenò la consueta sfida. Due belle frasi partirono dai blocchi di partenza del cervello con davanti a sé il traguardo ben preciso di una voce con cui uscire all'aperto. La più sensata delle due, considerato che si trattava pur sempre della voce di un prete, era sicuramente
- Fallo, e mi metto a gridare.
Ma aveva il difetto di essere falsa. Vinse l'altra, quella vera.
- Fallo, o mi metto a gridare.
- Padre Pluche!
- Cosa ho detto?
- Cosa avete detto?
- Io ho detto qualcosa?
(da Oceano mare di Alessandro Baricco)
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