I pezzi esposti occupano tre piccole salette, niente di incredibilmente esteso o lungo da vedere, ma certamente molto interessante. La mostra, infatti, racconta dell'evoluzione delle macchine calcolatrici, partendo dalla pascalina di Pascal fino ad arrivare alla sala conclusiva, esplicitamente dedicata al grande logico e matematico britannico dove, attraverso delle infografiche, viene raccontata la vita di Turing, mentre sulla parete si possono proiettare una serie di video presi da YouTube e dedicati al grandissimo scienziato, di cui lo scorso anno si è festeggiato il centenario.
A impreziosire la sala anche una macchina Enigma:
La macchina Enigma viene brevettata nel 1918 dal tedesco Arthur Scherbius che riprende, sviluppandolo, il principio di funzionamento del disco cifrante dell'italiano Leon Battista Alberti.Nella galleria qui sotto le foto che ho scattato durante la visita al museo:
Nata per facilitare la cifratura delle comunicazioni in ambito finanziario e commerciale, viene presentata ufficialmente a Berna al Congresso Postale Internazionale del 1923. Soggetta a continue migliorie, viene adottata prima dalla marina tedesca e successivamente dall'esercito per rendere segrete le comunicazioni militari. Di utilizzo relativamente semplice gode di una solida fama di indecifrabilità che ne garantisce un'ampia diffusione.
Su Enigma si basa tutto il sistema di secretazione della Germania nazista. Il tentativo di violarne il codice è una delle più famose storie di controspionaggio del XX secolo. I primi tentativi si devono al polacco Marian Rejewski ma è con la cattura dell'esemplare a bordo del sottomarino tedesco U-boat 110 che si riescono a fornire importanti indicazioni al team di scienziati che, riuniti a Bletchley Park, lavorano notte e giorno a questo scopo. Fra questi vi è Alan Turing; grazie alle sue doti di matematico e crittografo, Turing riesce a realizzare un elaboratore elettromeccanico, The Bombe, in grado di svolgere il compito in modo straordinariamente efficiente. Successivamente viene sviluppato un elaboratore ancora più potente, Colossus, che al termine della guerra viene distrutto per ordine di Winston Churchill; la sua esistenza viene resa pubblica solo moti anni dopo la fine della guerra.
Le macchine calcolatrici hanno subito una lunga e complessa evoluzione nel corso della storia. Attualmente le calcolatrici sono diventate apparecchiature di uso comune e sono disponibili in svariati tipi da scegliere a seconda dei propri bisogni (calcolatrici da tavolo, calcolatrici scientifiche, calcolatrici scriventi e calcolatrici tascabili). Fare un giro al museo della "Scienza e della Tecnologia" di Milano e visitare le varie mostre (soprattutto quelle relative alle macchine calcolatrici) deve essere una bellissima esperienza. Appena posso ci farò un salto!
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