Sulla spiaggia, nella notte, solitario,
Mentre la vecchia madre ondeggia avanti e indietro cantando la sua fioca canzone,
Mentre guardo le stelle sfavillanti, trovo un pensiero sulla chiave degli universi e del futuro
Una vasta similitudine incastra tutto,
Tutte le sfere, cresciute, non cresciute, piccole, grandi, soli, lune pianeti,
Tutte le distanze dello spazio comunque grandi,
Tutte le distanze del tempo, tutte le forme inanimate,
Tutte le anime, tutti i corpi viventi sebbene essi siano differenti, o in mondi differenti,
Tutti i processi gassosi, acquosi, vegetali, minerali, i pesci, le bestie,
Tutte le nazioni, i colori, i barbarismi, le civilizzazioni, i linguaggi,
Tutte le identità che sono esistite e mai esisteranno su questo globo, o su ogni globo,
Tutte le vite e le morti, tutto il passato, il presente, il futuro,
Questa vasta similitudine le abbraccia, e sempre le ha abbracciate,
E per sempre le abbraccerà e le terrà compatte e le circonderà.
(mia traduzione di On the Beach at Night Alone di Walt Whitman, di cui oggi si ricorda la nascita; mi sono aiutato con la traduzione su Astrocultura UAI)
In apertura la famosa immagine di Planck dove alcuni avrebbero visto la polvere cosmica che ha confuso i tipi di BICEP2, via Amedeo Balbi
Nessun commento:
Posta un commento