Giornata intensa, quella di ieri.
Nel pomeriggio Armstrong, grazie anche alla caduta di Ullrich, raggiunge Indurain per numero di Tour consecutivi vinti (5), mentre in serata l'Italia della pallanuoto perde ai supplementari contro l'Ungheria un titolo mondiale che in pochi, alla vigilia del torneo, avrebbero detto alla nostra portata.
Ma va bene così: l'importante è averci provato e sia il campione tedesco che il Settebello ci hanno provato; l'appuntamento è alla prossima occasione!
Prima di salutarci, però, due parole su Armstrong: per il suo istinto di attaccante (quando è in forma, non si lascia mai pregare per attaccare per primo) si fa preferire ad Indurain, che in salita tendeva a difendersi, ma nella specialità della cronometro il navarro era decisamente molto più devastante del texano. Non dimentichiamo, infine, che Armstrong, in questi anni e nonstante le ripetute promesse, si è dedicato esclusivamente al Tour, mentre il grande Indurain, signore dei pedali, mise in gioco se stesso e il suo valore di atleta, correndo nella stessa stagione, e per diverse stagioni, sia sulle strade di Francia che su quelle d'Italia.
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