Grazie alla concomitante presenza del concerto di capodanno per l'inaugurazione del nuovo Teatro della Fenice e del classico concerto di capodanno di Vienna, diretto per la 4.a volta dal nostro Francesco Muti, ieri ho avuto la possibilità di vedere per intero quest'ultimo grazie alla "ristampa" di RaiDue.
No visto un Muti in grandissima forma, un vero spettacolo sul podio, interpretando con l'anima e i gesti le partiture degli Strauss proposte per questo capodanno. Ha poi fatto gli auguri alla platea, in inglese, richiamandosi ai valori della pace: in questa linea, infatti, ha preferito non presentare il tradizionale colpo di fucile (a salve) sostituendolo con una caduta di coriandoli bianchi. Nella tradizione, invece, la chiusura con la famosissima Marcia di Radetzky, che come ogni hanno ha conivolto il pubblico in sala.
Da notare, infine, la passione e l'amore per la musica che i concertisti hanno dimostrato con il volto e con la partecipazione al testo musicale, in contrasto con i volti di buona parte degli spettatori che non sembravano partecipi dello spettacolo del palco. Forse la presenza della televisione o l'importanza dell'evento ha suggerito in molti un tale comportamento. Speriamo, comunque, che la musica possa, in questo 2004, essere la miglior ambasciatrice della pace nel mondo.
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