Il piccolo e breve romanzo della scrittrice francese è insolitamente raccontato, almeno per l'età della scrittrice, dal punto di vista di un uomo che ormai ha vissuto la maggior parte della sua vita. Dopo aver tanto viaggiato è tornato nel suo paese natio, un posto tranquillo, dopo tutto, in cui come in ogni paese della provincia, anche e soprattutto italiana, tutti conoscono tutti. E come in ogni paesotto le voci, i pettegolezzi, non fanno altro che girare, crescere, e l'ostracismo e la diffidenza verso i nuovi, i diversi, sono quasi all'ordine del giorno. Dietro poi la patina di perbenismo sotto la quale si nascondono gli abitanti del paese si nascondono segreti, tradimenti, amori inconfessabili anche a se stessi.
Un romanzo veramente molto bello che scivola via con una prosa bella, semplice, pur se con pochi dialoghi. Un romanzo da leggere assolutamente.
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