Stavo leggendo il resoconto delle regionali 2010 e, per pura curiosità, guardo quali sono i post più letti del portale: la vittoria di Emma Morrone ad Amici 9 (oltre le sette e le otte!) svetta su tutto e poi varie curiosità e amenità (inclusa l'Inter) e almeno una notizia di politica e attualità come il live blogging delle elezioni piemontesi.
E' con questi elettori che si dovrà dialogare in futuro, gente che ha alimentato l'astensionismo non solo per protesta, ma anche per apatia e mancanza di stimoli (in fondo non si può votare via sms!). E soprattutto è con il primo partito di opposizione governativa: infatti la Lega, come non riuscì a fare Rifondazione Comunista durante l'ultimo mandato di Prodi, di fatto fa sul territorio opposizione al governo che a livello nazionale sostiene. Si fa portatrice dei diritti delle popolazioni locali, salvo disattenderle quasi completamente a livello nazionale, a parte le iniziative sulla sicurezza. Sarà probabilmente bello vivere in regioni in cui si sta più sicuri, ma non si può uscire di casa la sera per paura dei controllori (non quelli dell'autobus!).
Andiamo, comunque, a un esame dei dati, fatto prendendo i risultati dal sito di Repubblica e da quello del ministero degli interni:
A livello nazionale non solo i due partiti sono sullo stesso livello, ma anche le due coalizioni. Siamo circa intorno al 38% degli aventi diritto di voto. I votanti, invece, sono scesi dell'8% rispetto alle precedenti regionali.
Per le singole regioni, mi sono soffermato su quelle che in pronostico avrebbero cambiato governo per noti problemi interni:
Lazio: nonostante i panini, la Polverini vince per meno del 3% e nonostante Marrazzo il PD ha ottenuto circa 1400 voti in meno del PdL! A questo va probabilmente aggiunto il fatto che l'affluenza è calata di ben il 12%, a dispetto di quello che andava dicendo Berlusconi, ovvero che l'astensionismo avrebbe avvantaggiato la sinistra. In Italia è l'esatto contrario!
Campania: un massacro per il PD, partito governante uscente, una mezza sconfitta per la lista civica che fa capo a Grillo, il Movimento 5 Stelle, che ottiene solo l'1,3%. Certo la strada è solo all'inizio ed è ancora lunga da percorrere. Affluenza in calo del 5%.
Calabria: già detto di Scopelliti, ieri. Al momento lo scrutinio non è ancora finito (!) e l'unica cosa che si può aggiungere è il calo del 5% dei votanti.
Ultimo commento per il risultato delle provinciali de L'Aquila: ha ovviamente vinto il PdL, considerando i 98000 astenuti, quasi il 36% degli aventi diritto al voto. Del Corvo ha vinto con 91489 voti a favore contro i 77607 della Pezzopane, sostenuta tra gli altri dal PD. Si dovrebbero aggiungere anche le circa 9000 schede tra nulle, annullate e contestate.
Al di là di tutto, mi sembra che in Italia non ci sia così tanta voglia di cambiare.
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