Stomachion

domenica 7 luglio 2013

Una gita all'acquario

Ieri siamo andati a visitare l'Acquario Civico di Milano. E' stata una visita molto bella e interessante, tra le vasche con vari tipi di pesci e una ricostruzione il più precisa possibile degli habitat naturali delle varie specie. In particolare, in occasione della vasca dei pesci tropicali, ho realizzato il piccolo video qui sotto, dove ho utilizzato i primi trenta secondi di Giochi di luce di Andrea Carri come colonna sonora:
Abbinato alla vasca un poster sulla tropicalizzazione del Mediterraneo:
Negli ultimi decenni si è assistito ad un incremento di specie tropicali nel Mediterraneo dovuto principalmente all'aumento della temperatura media dell'acqua, legato ai cambiamenti climatici globali. Le specie esotiche giungono in Mediterraneo dalle coste africane dell'Oceano Atlantico attraverso lo Stretto di Gibilterra e dal Mar Rosso (specie lessepsiane) attraverso il Canale di Suez.
Migrazioni lessepsiane
Con l'apertura del Canale di Suez nel 1869, si è verificata una tale immigrazione di specie tropicali dal Mar Rosso che il fenomeno ha preso nome dall'ingegnere Lesseps che ha progettato il Canale (migrazione lessepsiana). La costruzione della Diga di Assuan (1965), riducendo la portata del Nilo e quindi l'immissione di acque dolci nella zona antistante il Canale di Suez, ha eliminato la barriera di acqua meno salata che ostacolava il passaggio nel Mediterraneo delle specie provenienti dal Mar Rosso.
Competizione con le specie autoctone
Molte specie lessepsiane risultano più competitive e prendono spesso il sopravvento su quelle mediterranee; inoltre l'inquinamento e l'eccessivo sfruttamento della pesca indeboliscono le specie autoctone a favore di quelle esotiche. Oltre a diverse specie ittiche e a numerosi invertebrati, si sono diffuse alghe tropicali come Caulerpa racemosa che, entrando in competizione con Posidonia oceanica, può costituire una minaccia per questo importante ecosistema.
A parte l'ultima frase, dove sembra prendere una posizione, il poster brilla per distacco e precisione scientifica: il punto non è se le modifiche al territorio e all'ambiente che abbiamo fatto nel caso specifico sono positive o negative in assoluto, ma capire quali conseguenze le nostre azioni hanno sull'ambiente e quindi decidere se possiamo farci carico di quelle specifiche responsabilità e sopravvivere o se è meglio riparare alle modifiche fatte.
Ad ogni modo, ecco la galleria delle foto:
Created with flickr slideshow.

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